IL CAIRO (Egitto) – Dopo oltre 400 giorni di reclusione sono stati liberati questa mattina al Cairo i due giornalisti di Al Jazeera rimasti in carcere per la presunta complicità con “gruppi terroristici”, cioè con i Fratelli Musulmani.
Giovedì il Tribunale Penale del Cairo aveva disposto la scarcerazione del canadese Mohamed Fahmy e dell’egiziano Baher Mohamed, nei confronti dei quali si è appena aperto il nuovo processo dopo l’annullamento delle condanne a sette e dieci anni di carcere.
Fahmy, Mohamed e il loro collega australiano, Peter Greste, erano stati arrestati nel dicembre 2013. Quest’ultimo era già stato liberato ed espulso il primo febbraio ed è tornato a Sydney. Fahmy e Mohamed dovranno comparire nuovamente in tribunale il 23 febbraio.
Fahmy, di nazionalità soltanto canadese dopo aver rinunciato a quella egiziana al fine di alleggerire la propria posizione, è stato posto in libertà provvisoria dietro il versamento di una cauzione da 250.000 lire locali, pari a 29.000 euro. Nessuna cauzione, invece, per Mohamed, che è cittadino egiziano: gli è bastato assumere formalmente l’impegno di ricomparire in aula a tempo debito. (Agi)
Mohamed Fahmy e Baher Mohamed dovranno però essere in tribunale il 23 febbraio