Il sindacato Unirai Figec Cisal al fianco delle giornaliste Annalisa Bruchi e Lavinia Orefici

Dopo Prodi Renzi: quando la politica perde la testa

Annalisa Bruchi e Lavinia Orefici

ROMA – «Ancora una volta un politico e il suo partito offendono una giornalista professionale che ha la sola colpa di fare domande, il suo mestiere». Il sindacato dei giornalisti Unirai Figec Cisal esprime solidarietà alla collega Annalisa Bruchi per gli attacchi e il trattamento a lei riservato dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

Matteo Renzi

«Ancora una volta – denunciano i liberi giornalisti Rai – dopo il caso Prodi-Orefici siamo, infatti, di fronte a un politico che, dicendo alla collega Bruchi “faccia la brava”, assume un atteggiamento villano, sessista e irrispettoso della giornalista e della professione».
«Come nel caso Prodi – sottolinea Unirai Figec Cisal – noi condanniamo subito e con fermezza questi comportamenti e chiediamo scuse e rispetto per la collega e la nostra professione».
Nei giorni scorsi Unirai Figec Cisal aveva espresso «solidarietà alla collega Lavinia Orefici offesa e umiliata per aver fatto una semplice domanda».
«Dispiace che Prodi non si sia scusato pubblicamente», ha osservato il sindacato dei liberi giornalisti Rai «condannando con fermezza sia l’atteggiamento maschilista sia l’accusa alla collega di “fare politica in modo volgare”. Chiunque veda la registrazione può capire cosa sia stato davvero volgare». (giornalistitalia.it)

Romano Prodi e Lavinia Orefici

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