Calabrese di Palmi, 53 anni, si era trasferito a Verona per dedicarsi all’insegnamento

Il giornalista Luigi Carbone ucciso da un’auto

Luigi Carbone

VERONA – Il giornalista Luigi Carbone, 53 anni, vicepreside dell’Istituto Tecnico Industriale “Guglielmo Marconi” di Verona, è stato travolto e ucciso da un’autovettura. La tragedia è avvenuta verso le 17 di ieri, nella città scaligera, mentre Carbone, percorreva a piedi la via Bonfadio, in Borgo Venezia, per raggiungere la propria autovettura in sosta.

Luigi Carbone

Pioveva e il docente giornalista camminava ai margini della carreggiata quando è stato travolto da un’autovettura condotta da un ottantaseienne che rincasava con la moglie. Anziano che non si sarebbe neppure accordo di avere travolto il pedone, tant’è che ad avvisarlo sarebbe stato un altro automobilista che lo seguiva e dopo l’impatto l’avrebbe raggiunto fermandolo. Vano l’immediato intervento del 118 che, all’arrivo, ha potuto solo constatare il decesso per trauma cranico. La salma è stata portata all’istituto di Medicina legale a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il conducente, indagato per omicidio stradale, è stato sottoposto ad accertamenti tossicologici.
Nato a Palmi, in provincia di Reggio Calabria, Luigi Carbone, giornalista pubblicista, ha vissuto tra Cosenza e San Giovanni in Fiore prima di trasferirsi a Verona per dedicarsi all’insegnamento. Dal 2000 al 2005 è stato cronista di nera e giudiziaria per il quotidiano “La Provincia cosentina”, dal 2007 al 2014 ha collaborato con la “Gazzetta del Sud” occupandosi di cronaca, società e cultura. Nel 2007, per la “Pellegrini editore” ha pubblicato il romanzo giallo “Tra gli ulivi”. Nel 2012 ha ricevuto il premio “Malafarina” di giornalismo, arte e cultura.

Luigi Carbone nel 2012 a Reggio Calabria con il Premio Luigi Malafarina

«La sua ironia e il suo amore per la professione – ricordano i colleghi della redazione cosentina della Gazzetta del Sud diretta da Arcangelo Badolati, palmese come Luigi Carbone – erano secondi solo a quello che nutriva per la famiglia e per la sua terra natia. Quella Palmi che, tra aneddoti nostalgici e sorrisi, raccontava a chiunque ne incrociasse lo sguardo. Soprattutto ai suoi studenti e ai suoi colleghi con i quali instaurava rapporti umani prima che professionali».
Alla moglie Marialuisa Maiorano, alle tre figlie, alla famiglia tutta e ai colleghi della Gazzetta del Sud il profondo cordoglio del Direttore e della Redazione di Giornalisti Italia. (giornalistitalia.it)

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