A Palazzo Campanella nel ricordo del giornalista. Figec Cisal e Unirai: “Una bella notizia”

Rai di Reggio Calabria nel nome di Pietro Bellantoni

Pietro Bellantoni

REGGIO CALABRIA – L’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria, d’accordo con i vertici regionali e nazionali della Tgr Rai, ha deliberato di intitolare l’ufficio Rai ospitato a Palazzo Campanella a Pietro Bellantoni, giornalista della Tgr Rai Calabria, assunto tramite l’ultimo concorso nazionale e impegnato prima nella redazione centrale di Cosenza e poi a Reggio, prematuramente scomparso il 20 settembre 2023.
«Pietro Bellantoni – commentano con una dichiarazione congiunta il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, il direttore della Tgr Rai Alessandro Casarin, il condirettore con delega per la Calabria Roberto Pacchetti e il caporedattore della Tgr Calabria Riccardo Giacoia – è stato un giornalista di grande talento che si è fatto apprezzare per capacità professionali e doti umane. È stato autore di numerose inchieste sui principali fatti di cronaca della regione, esperto di temi politici, dopo una lunga carriera tra quotidiani, siti online e diversi uffici stampa istituzionali, era approdato in Rai».
Secondo il presidente del Consiglio regionale e o dirigenti dei servizi giornalistici Rai – la decisione di intitolargli l’ufficio della Rai a Palazzo Campanella rappresenta non solo un tributo alla sua memoria, ma anche un riconoscimento del suo impegno nel raccontare la Calabria con passione e professionalità, lasciando un segno indelebile nel giornalismo regionale e nazionale».

Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria e del Corecom a Reggio Calabria

«Una bella notizia – commenta il segretario generale della Figec Cisal, Carlo Parisi – per consegnare alla storia il ricordo di uno straordinario ragazzo di Calabria che si è sempre fatto apprezzare non solo per le sue eccezionali doti di cronista, ma anche e soprattutto per la sua infinita bontà».

Pietro Bellantoni

«Alla moglie Ketty Tramontana, alla figlia Giulia, alla famiglia tutta e ai colleghi della Tgr Calabria, un forte abbraccio nel commosso ricordo di un uomo vero, sensibile, gentile, solare che nella sua, purtroppo breve esistenza, ha sempre brillato di luce vera. Un valido esempio per chi crede ancora nel giornalismo professionale di qualità che il Consiglio regionale della Calabria, d’intesa con la Rai, ha fatto bene a ricordare con questa lodevole iniziativa».
Rivolgendo «un affettuoso pensiero alla famiglia», anche Unirai, il dipartimento giornalisti Rai della Figec Cisal, «plaude all’iniziativa di intitolare l’ufficio Rai di Palazzo Campanella al collega Pietro Bellantoni. Un collega di belle speranze che Rai, Tgr e Consiglio regionale della  Calabria, hanno giustamente ricordato dedicando, nel nome di Pietro, uno spazio di lavoro per i giornalisti della sua Rai. Azienda che da poco era diventata la sua nuova casa professionale». (giornalistitalia.it)

Pietro Bellantoni con la moglie Ketty Tramontana

CHI ERA PIETRO BELLANTONI

Nato a Scilla il 23 settembre 1980 e residente a Reggio Calabria, Pietro Rocco Bellantoni era laureato in Filosofia, aveva conseguito un master in Giornalismo all’Università Iulm di Milano ed era giornalista professionista dal 24 novembre 2009.

Pietro Bellantoni

Ha avuto esperienze professionali nelle redazioni di Torino dei quotidiani La Stampa e la Repubblica e, per la tv, a Studio Aperto di Mediaset. Redattore per circa 10 anni del Corriere della Calabria, di cui è stato caporedattore, ha lavorato per LaCtv ed è stato corrispondente dalla Calabria della trasmissione Tagadà di La7. È stato anche direttore responsabile de Ilreggino.it e coordinatore dell’Ufficio Stampa della Giunta regionale della Calabria.
Nel 2018 aveva sposato la collega Ketty Tramontana dalla cui unione è nata la figlia Giulia.
Nel marzo 2023, assieme ai colleghi Michele Carlino e Mario Meliadò, era stato assunto nella redazione della Tgr Rai della Calabria dopo aver vinto l’ultimo concorso pubblico. È morto nella notte tra il 19 e il 20 settembre 2023 a causa di una brutta malattia scoperta per caso pochi mesi prima.  (giornalistitalia.it)

 

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