L’amore vero della moglie Chiara: “Tu mi hai salvata, ma io non sono riuscita a salvare te”

Addio Massimo Cotto: Grande nella radio e nella vita

Massimo Cotto

ASTI – Il giornalista Massimo Cotto, 62 anni, sveglia “rock” di Virgin Radio, è morto stanotte nel Reparto Rianimazione dell’ospedale di Asti dove era stato ricoverato il 9 luglio scorso a causa di un improvviso malore. Ad annunciare la sua scomparsa è stata la sua emittente: «Questa notte Massimo Cotto ci ha lasciati. Vogliamo essere noi di Virgin Radio, la sua (seconda) casa, a dirvelo, perché Massimo era uno di noi. Massimo era un conduttore fenomenale ma anche molto di più. Le sue interviste sono magistrali. Giornalista straordinario, scrittore, autore, attore di teatro sempre con la voglia di raccontare e (incantare) stupire chi aveva di fronte o all’ascolto».

Massimo Cotto

Virgin Radio, che lo aveva accolto e valorizzato 12 anni fa, ricorda che «Massimo aveva narrato le follie dei grandi artisti del rock attraverso le pillole di Rock Bazar» e dal 2016 aveva condotto il programma mattutino insieme a Dr. Feelgood (Maurizio Faulisi) e il Cavaliere Nero (Antonello Piroso).
«In tutti questi anni – sottolinea Virgin Radio – ci ha sempre dato il Buongiorno con il sorriso e con il suo inconfondibile umorismo (non dimenticheremo mai le sue battute), tenendoci compagnia con una passione infinita per la musica e per tutte le forme d’arte. Siamo vicini alla sua famiglia e a tutti voi che, come noi, lo avete amato e apprezzato. Ciao Massimo, fai buon viaggio».
Nato ad Asti il 20 maggio 1962, collaborava per Il Messaggero e aveva lavorato per RadioRai. Promessa della pallacanestro, a 16 anni, in macchina con amici, rimane colpito dalla voce di un deejay che sta spiegando e raccontando il testo di Thunder Road di Bruce Springsteen e il giorno dopo lascia lo sport e si presenta al direttore di una radio privata e inizia a trasmettere, dando il via a una carriera che lo vedrà impegnato su più fronti: radio, televisione, giornali, libri, direzioni artistiche e politica. Da giugno 2012 al 2017 è stato, infatti, assessore tecnico alla Cultura, al Palio, alle Manifestazioni e alle Pari Opportunità del Comune di Asti.

Massimo Cotto con Renzo Arbore

I primi passi nella professione li aveva mossi nel 1984 collaborando con “Il mucchio selvaggio” diretto da Massimo Stefani. Giornalista pubblicista nel 1987 e professionista nel 1995, dopo aver lavorato a lungo nei quotidiani (L’Indipendente, Il Tirreno, Stampa Sera) e collaborato con le principali riviste italiane (L’Espresso, Epoca, L’Europeo, Max, Capital, Amica, Marie Claire, Grazia, Jam, Rockstar, Tutto, Radiocorriere TV, Velvet, Il Giornale della Musica, Chitarre, Fare Musica) e internazionali (l’americana Billboard, la tedesca Howl!). È stato direttore di Rockstar e direttore editoriale di Rocksound, Groove e Punk. In radio il suo esordio è avvenuto nel 1983 come disc-jockey alla sede Rai di Torino per poi passare, l’anno successivo, alla conduzione di RaiStereoNotte, esperienza questa, durata per ben sette edizioni.

Massimo Cotto con Vasco Rossi

Pur collaborando con altre emittenti (la Radio della Svizzera Italiana e Kiss Kiss, tra le altre), per vent’anni è rimasto legato a Radio Rai, presentando molti programmi per i tre canali, tra cui Senza rete, Zona Cesarini, Masters e Hobo, e numerosi eventi, tra cui il concerto di Capodanno del 1989 degli U2 da Dublino, il concerto di Bob Dylan davanti a Papa Giovanni Paolo II (il 27 settembre 1997), quattro edizioni del Festival di Sanremo (dal 2000 al 2003, la prima in coppia con Sandro Ciotti), due concerti del Primo Maggio (2001, 2002) e la prima volta di Vasco Rossi all’Heineken Jammin’ Festival (1998). L’11 marzo 2002 Francesco De Gregori ha scelto lui per rompere un silenzio che durava da anni suonando nella sala A di via Asiago e facendosi intervistare da Massimo Cotto.

Massimo Cotto con Giorgio Faletti

Dal 1999 al 2003, oltre a condurre programmi, è anche responsabile musicale di Rai Radio 1. Viene allontanato nonostante l’intervento di molte star della musica, che fanno dichiarazioni in suo favore. Nel 2003 passa a Radio 24, dove conduce Rondò, poi a Radio Capital, dove presenta No Man’s Land (nel 2007), I capitalisti (2008) e Capital Tribute (2009-2010). Nel marzo del 2012 inizia a condurre la trasmissione “Rock Bazar” su Virgin Radio.
Ricca anche la sua esperienza televisiva di autore e conduttore: da Satisfaction su RaiSat Show a Caruso per San Giovanni a Teduccio su Rai 3, con Licia Colò, a La memoria di Hobo sempre su Rai 3. Con Claudio Baglioni e Guido Tognetti firma il programma Claudio Baglioni Live Story (Rai 1) e con Teresa De Sio il programma Da Napoli a Bahia, da Genova a Bastia, in diretta dal porto di Salerno (Rai 3).

Massimo Cotto con Piero Pelù

Ha scritto oltre 70 libri sulla musica, tra cui le biografie di Ligabue, Patty Pravo e Piero Pelù. Nel novembre 2022, invece, aveva pubblicato il suo primo romanzo, «Il re della memoria», classificandosi al secondo posto al Premio Bancarella 2023. Da ricordare, infine, la grande amicizia con Giorgio Faletti che scrisse per la moglie Chiara lo spettacolo teatrale «L’ultimo giorno di sole».
Massimo Cotto lascia la moglie, Chiara Buratti, attrice, il figlio Francesco di 17 anni e la mamma Marisa. Oggi la moglie lo ricorda con una foto e una dedica di amore vero e profondo:

Massimo Cotto e la moglie Chiara Buratti

«Questa è la tua foto preferita. È di fine aprile, siamo a Colmar io, te e mia mamma Ozzy. Tu improvvisi balli sgangherati, qualche volta inciampi, beviamo Riesling e mangiamo cordon bleu spettacolari. Ci stiamo divertendo un sacco, come ogni volta che siamo assieme. Ti ho sempre detto che mi hai salvata. È così. Ci siamo conosciuti che ero una ragazzina timida e astemia (questo ci tenevi sempre a specificarlo) e abbiamo camminato assieme per 21 anni. Non sempre in discesa, ma avevamo ottime gambe. La cosa che mi fa incazzare di più è che tu mi hai salvata, ma io non sono riuscita a salvare te. Continua a soffiare nel vento. Nessuno ti dimenticherà mai, nemmeno per un istante. Te lo prometto».
A Chiara Buratti, a Francesco Cotto e alla famiglia tutta il profondo cordoglio del Direttore e della Redazione di Giornalisti Italia. (giornalistitalia.it)

 

 

 

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