COSENZA – Giulio Rapetti Mogol, autore delle più famose canzoni italiane nel mondo, ha accettato con entusiasmo di aderire alla Figec Cisal, che l’ha subito iscritto tra i soci d’onore del nuovo sindacato dei giornalisti e degli operatori dell’informazione, della comunicazione, dell’arte e della cultura.
«È un altissimo onore – sottolinea il segretario generale della Figec Cisal, Carlo Parisi – annoverare nella Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione un genio, ampiamente riconosciuto come il più grande poeta del Novecento. Le sue memorabili canzoni sono diventate le “colonne sonore” delle storie di centinaia di milioni di persone che ad esse hanno indelebilmente legato gli eventi più belli, con esse hanno scoperto o compreso le varie sfaccettature dell’amore, trovato conforto alle delusioni, ai drammi e alle tragedie, e attraverso di esse hanno potuto riflettere sui veri valori della vita, sui misteri della nostra esistenza e sulla vita oltre la vita».
Nato a Milano il 17 agosto del 1936, autore, produttore discografico, presidente onorario della Siae e consigliere per la cultura popolare del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, Mogol, celebrato soprattutto quale autore del grande Lucio Battisti, ha scritto le canzoni che hanno fatto la storia della musica leggera italiana con artisti famosi come Mina, Renato Zero, Adriano Celentano, Ornella Vanoni, Gianni Morandi, Riccardo Cocciante, Rino Gaetano, Caterina Caselli, Luigi Tenco, Tony Renis, Gianni Bella, Luciano Tajoli, Patty Pravo, Bruno Lauzi, Umberto Tozzi, Dik Dik, Equipe 84, Fausto Leali, The Rokes, Bobby Solo, Little Tony, Mango, Pfm, New Trolls, Eros Ramazzotti, Amedeo Minghi, Gigi D’Alessio, Anna Tatangelo. Un successo scandito dalle vendite: 523 milioni di dischi venduti in tutto il mondo.
Un incontro casuale, come i testi del leggendario paroliere, quello con il segretario generale della Figec Cisal all’Italiana Hotels di Cosenza. Il maestro era in Calabria per presentare il suo libro “La Rinascita”, «dentro il quale – ha spiegato – c’è soprattutto il mio sentire, la mia vita, e ci sono le mie certezze. Salute e conoscenza sono connesse tra di loro. “La Rinascita” (Editore L’Altra Metà, 170 pagine, 15 euro su Amazon) che ho scritto con il contributo scientifico di Giovanni Scapagnini, Emanuele De Nobili, Carlo Massullo, Antonio Mistretta, Maria Pontillo, Fabiana Superti e la collaborazione editoriale di Giuseppe Cesaro, nasce con l’intento di suggerire soluzioni per individuare ciò che fa bene e ciò che fa male; ciò che attraverso la Conoscenza indica la strada per non ammalarsi. È, insomma, un trattato di prevenzione primaria. Soprattutto, un progetto che ho particolarmente a cuore».
Carlo Parisi era, invece, a Cosenza per il convegno sull’Intelligenza artificiale che ha annoverato, tra gli altri, il prof. Georg Gottlob, universalmente riconosciuto come il “Re” dell’Informatica, e i professori Bruno Nardo e Michele Filippelli, numeri uno nell’applicazione dell’Intelligenza artificiale alla chirurgia e alla giurisprudenza. Ed è stato proprio il tema dell’Intelligenza artificiale il filo conduttore del lungo colloquio tra Mogol e Carlo Parisi accompagnato dal fiduciario di Cosenza Francesco Cangemi e dal componente della Giunta esecutiva Andrea Bulgarelli.
Mogol ha, infatti, raccontato ai dirigenti della Figec Cisal di quanto fosse rimasto «sconcertato dal fatto che, in pochi secondi, l’Intelligenza artificiale fosse stata in grado di comporre una canzone digitando semplicemente i nomi di due protagonisti e il tema in “stile Mogol”. Quattro pagine di testo che sembrava avessi scritto io».
Parisi, dal canto suo, ha spiegato al Maestro l’impegno della Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione «per la definizione di regole certe che tutelino le opere d’ingegno e il diritto d’autore e impediscano la creazione e proliferazione di fake».
Un tema ampiamente discusso in occasione del Decennale di Giornalisti Italia celebrato, nei giorni scorsi, al Ministero della Cultura, nel corso del quale il ministro Gennaro Sangiuliano ha accolto con entusiasmo l’invito di Carlo Parisi, accompagnato da Pierluigi Roesler Franz e Pino Nano, a presenziare sia al convegno che Giornalisti Italia sta organizzando per festeggiare la testata che ha narrato questi dieci anni di storia del giornalismo italiano caratterizzati da profondi e irreversibili cambiamenti nella professione e nella categoria, che a quello sui devastanti rischi dell’Intelligenza artificiale applicata alla cultura per il quale Mogol ha dato la sua piena disponibilità al fianco del ministro Sangiuliano a tutela del settore che rappresenta il fiore all’occhiello del nostro Paese. (giornalistitalia.it)