Solidarietà Figec Cisal e UniRai a Nittoli, Barsoum e Di Matteo: “Fare subito chiarezza”

Cronisti fermati e perquisiti a Roma

ROMA – «Stavamo andando a seguire la protesta degli attivisti di Ultima Generazione. Eravamo in via XX Settembre, a Roma, e dopo aver svoltato l’angolo ci hanno fermato degli agenti, alcuni in divisa, altri in borghese. Circa una decina di persone». A parlare è la giornalista Angela Nittoli, collaboratrice del Fatto Quotidiano, che durante la riunione in streaming della redazione del giornale, racconta di essere stata fermata, identificata, portata in commissariato e perquisita insieme ad altri due colleghi, il fotografo del Corriere della Sera Massimo Barsoum e il videomaker freelance Roberto Di Matteo.

Angela Nittoli

«Ci hanno fatto salire su una volante – denuncia – ci hanno fatto mettere gli zaini nel bagagliaio perché non potevamo usare i cellulari anche lungo il tragitto» fino al commissariato di Castro Pretorio di via Simeto, dove la giornalista è stata perquisita.
«Poi – aggiunge Angela Nittoli – ho raggiunto i miei colleghi che erano in una cella di sicurezza di due metri per tre. La porta è sempre rimasta aperta, ma sempre sorvegliata. Tanto che ho chiesto più volte di andare in bagno. A un certo punto mi è stato concesso. Sono stata accompagnata da una poliziotta e mi hanno detto di non chiudere la porta. Il tutto è durato circa 2 ore. Al termine ci hanno riconsegnato le carte di identità, ci hanno mostrato un verbale che abbiamo deciso di non firmare perché a nostro avviso era incompleto».
«È paradossale leggere di cronisti che vengono identificati e addirittura portati in una cella di sicurezza di un commissariato di polizia», denuncia UniRai Figec Cisal ricordando che «i giornalisti, i fotografi e gli operatori di ripresa svolgono un ruolo fondamentale per l’esercizio della libertà di informazione in uno stato democratico».
UniRai esprime «solidarietà ai colleghi Angela Nittoli, Massimo Barsoum e Roberto Di Matteo, bloccati e portati in commissariato mentre stavano seguendo un’azione di Ultima Generazione a Roma. Speriamo che su questo episodio sia fatta chiarezza al più presto».
Piena solidarietà ai colleghi anche dalla Figec Cisal. Il fiduciario di Roma e del Lazio del sindacato unitario dei giornalisti e degli operatori dell’informazione e della comunicazione, Pierluigi Roesler Franz, sconcertato dal racconto di Angela Nittoli, afferma che «episodi come questo non dovrebbero accadere nel 2024. Episodi che vanno chiariti fino in fondo per evitare che il diritto di cronaca faccia un salto indietro di 50 anni». (giornalistitalia.it)

Un commento

  1. Caro direttore, ritengo che quanto accaduto non possa essere fatto passare solo fatta “di cronaca”. Non è la prima volta che la libera espressione di pensiero viene “schedata dalla Digos”! In questo caso siamo arrivati addirittura all’intimidazione di colleghi che erano lì per fare il proprio lavoro, tutelato costituzionalmente. Un atto gravissimo che ci avvicina a Paesi coma la Turchia, la Russia ed altre tirannie similari.Sono fiducioso che l’azione di tutela dei colleghi ai massimi livelli giudiziari e parlamentari.

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