MASSA D’ALBE (L’Aquila) – Profonda commozione, nella chiesta di San Teodoro Martire in Forme, a Massa d’Albe, dove sono stati celebrati i funerali della giornalista Sabrina Villa, 53 anni, morta improvvisamente sabato sera, stroncata da un malore durante la festa di compleanno di una sua cugina in un locale di Luco dei Marsi.
Una vita intensa la sua, che l’ha impegnata in tutti i settori del giornalismo, dalla carta stampata alla radio, alla tv, al web, agli uffici stampa. Particolarmente attiva nella comunicazione aziendale e nell’organizzazione di grandi eventi, si occupava anche di relazioni esterne con imprese e Pubblica Amministrazione, ghost writer, copy writer e social media.
Nata a Roma il 24 ottobre 1970 e innamorata della sua città, giornalista pubblicista iscritta all’Ordine del Lazio dal 19 luglio 2007. era responsabile dell’ufficio stampa e della comunicazione di “Distanti ma Unite” e redattrice del Magazine.
Un’eclettica per definizione, appassionata di architettura, pittura, teatro, cucina, sport, calcio, musica, libri e sociale. Di calcio e di danza. A Roma, dopo il liceo classico, ha studiato Giurisprudenza e frequentato corsi di giornalismo, teatro, dizione e fonetica, oltre ad un Master in grandi eventi. Parlava inglese e spagnolo ed aveva ideato numerosi format per la radio e la televisione.
Tifosissima della Lazio, che ha espresso profondo cordoglio alla famiglia, aveva alle spalle anche una lunga esperienza come cronista sportiva. Il suo hashtag era #IrriducibilmenteLibera «perché – sottolineava – la mia mente è schiva a ogni condizionamento e intellettualmente onesta. Mai fissa ma sempre in un irriducibile movimento». (giornalistitalia.it)