Professionisti precari lavorano con Partita Iva o contratto da programmista multimediale

Rai: i giornalisti Fase 2 rivendicano la stabilizzazione

ROMA – L’assemblea dei giornalisti precari della cosiddetta “Fase 2” della Rai (cioè i professionisti che lavorano quotidianamente nei programmi delle reti con inquadramenti da partita Iva o da programmista multimediale invece del regolare contratto giornalistico), intervengono sul documento dell’Assemblea dei Cdr e dei fiduciari tenutasi a Sacrofano.
Nel ringraziare l’Assemblea per aver ribadito la necessità di investire sulle professionalità interne, anche regolarizzando i contratti dei giornalisti e stabilizzando i precari della Fase 2, i precari esprimono «preoccupazione per aver esplicitamente collegato “l’aggravarsi della situazione economica” dell’azienda all’estensione dei “diritti a colleghe e colleghi precari che lavorano nelle redazioni dei programmi».
L’Assemblea sottolinea, infatti, che «tutti i giornalisti professionisti della cosiddetta “Fase 2” non rappresentino affatto un costo nuovo per l’azienda, essendo da sempre contrattualizzati nei programmi delle reti, seppure con soluzioni contrattuali diverse dal regolare contratto giornalistico Rai».
Pertanto, l’Assemblea «chiede, ancora una volta, con forza, la stabilizzazione di tutti i giornalisti professionisti della “Fase 2” che attendono da quasi 5 anni la conclusione del percorso avviato con la cosiddetta “Fase 1”; la convocazione immediata, o nel brevissimo termine, del tavolo “Fase 2” aperto a marzo 2023 e mai più riconvocato; il sostegno di tutte le rappresentanze sindacali aziendali alle prossime iniziative di mobilitazione». (giornalistitalia.it)

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