ROMA – “Sui corsi di formazione obbligatoria per i giornalisti emergono particolari molto discutibili, è opportuno che il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, riferisca al Parlamento”. Lo afferma il deputato del Partito democratico, Michele Anzaldi.
“Il Corriere della Sera in prima pagina dell’edizione domenicale – spiega Anzaldi – denuncia una cattiva gestione dei corsi di formazione. L’assegnazione dei crediti sarebbe allargata non soltanto ai corsi di formazione veri e propri, ma anche a presentazione di libri, con i quali verrebbero premiati gli stessi relatori. Viene il dubbio che il meccanismo serva per dare visibilità a eventi che altrimenti non sarebbero di interesse per la stampa”.
“Altro elemento controverso è quello degli scarsi controlli, così come andrebbe chiarita la questione di un Credit-Day che sarebbe una sorta di sanatoria per chi non ha acquisito i crediti previsti. Viene confermata, inoltre, la circostanza dei corsi a pagamento, un aggravio doppio per freelance e precari. Tutta la questione dei corsi obbligatori – conclude Anzaldi – imposti anche ai giornalisti in maniera miope e burocratica, andrebbe rivista. In attesa che alla Camera venga presentato l’emendamento per correggere la norma, sarebbe opportuno che il ministero della Giustizia valutasse di intervenire per fare chiarezza ed evitare speculazioni”. (Ansa).
Il deputato Michele Anzaldi chiede l’intervento del ministro della Giustizia, Orlando