Anzaldi e Marcucci (Pd): “Bisogna capire se rispetta leggi e obblighi dell’Italia”

Agon Channel: una tv italiana fatta in Albania?

Nicole Kidman al lancio di Agon Channel

Nicole Kidman al lancio di Agon Channel

MILANO – E’ stata nientemeno che la star hollywoodiana Nicole Kidman ad illuminare l’“orange carpet” inaugurale di Agon Channel, il canale televisivo italiano prodotto in Albania, le cui trasmissioni ufficiali partiranno il primo dicembre sul canale 33 del digitale terrestre.
Prima della Kidman hanno sfilato sul tappeto arancione (colore del brand del canale) davanti al The Mall di Milano tutti i volti protagonisti dell’emittente e diversi ospiti.
A fare gli onori di casa il proprietario del canale, l’imprenditore Francesco Becchetti, accompagnato dalla moglie Armela. La cerimonia-party è stata trasmessa in diretta sul canale, con la conduzione di Simona Ventura e Massimo Ghini.
La tv italiana made in Albania – proprio così – non ha ancora debuttato ufficialmente sul digitale, ma è già polemica.
“Il ministero dello Sviluppo economico valuti se non sia opportuno verificare la situazione della nuova emittente Agon Channel, che inizierebbe a trasmettere in Italia pur avendo studi e personale in un Paese estero. Il Mise valuti anche se non sia opportuno coinvolgere l’Agcom nelle verifiche”. E’ quanto chiedono il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, e il senatore del Pd presidente della commissione Cultura di Palazzo Madama, Andrea Marcucci, annunciando la presentazione di una interrogazione parlamentare al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi.
“Secondo quanto si apprende dai mezzi di informazione – spiegano Anzaldi e Marcucci – dal 1° dicembre l’emittente Agon Channel, operante in Albania, trasmetterà in tutta Italia sul canale (lcn) 33. Da quanto emerso, l’azienda opera con personale dipendente assunto in Albania, studi basati in quel Paese e una emittente parallela che opera lì già da tempo. Poiché si parla di prodotti tv e informazione giornalistica che verranno proposti ai telespettatori italiani, è opportuno capire se tutte le normative vengono rispettate e se non si configuri una eventuale concorrenza sleale nei confronti delle emittenti italiane, anche in relazione agli obblighi di osservanza delle leggi italiane e delle direttive dell’Agcom nel settore dell’informazione televisiva”.

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