COMO – Cari lettori, scriviamo questo comunicato per raccontarvi la situazione di inaudita gravità che stiamo vivendo in redazione. Sul giornale di oggi troverete una notizia che avreste già dovuto leggere ieri, ma che il direttore non ha ritenuto opportuno sottoporre immediatamente all’opinione pubblica, preferendo che venisse anticipata da un’altra testata di informazione.
Non ci è stato dunque consentito di raccontare tempestivamente i rapporti e le frequentazioni di un importante ‘ndranghetista con due esponenti della politica comasca, pur essendo la notizia conosciuta alla redazione, con la motivazione che non è ancora noto l’esito dell’inchiesta in corso, ovvero se darà luogo ad azioni penali o se verrà archiviata.
Non sappiamo se le riserve sulla pubblicazione derivino dal supposto pericolo, purtroppo mai escludibile a priori, di possibili azioni giudiziarie da parte dei politici chiamati in causa. Un problema che pure esiste e sul quale vi chiediamo attenzione, perché svolgere il nostro lavoro con onestà è obiettivamente difficile ed espone giornalisti ed editori a rischi che, in tempi di crisi come questi, rischiano di comprimere il loro ruolo nella democrazia italiana.
Sappiamo però per certo che il dovere di informarvi con onestà, serietà e tempestività – senza dover attendere che altri anticipino le nostre notizie – sarà sempre la nostra stella polare. E ciò specialmente di fronte a inchieste su fatti gravissimi, come la penetrazione della criminalità organizzata sul nostro amato territorio e dei suoi tentativi di inquinare e condizionare la nostra pubblica amministrazione, i nostri Comuni.
La valenza giornalistica dei fatti è talmente forte che oggi trovate la notizia regolarmente riportata. È però indispensabile che una voce come La Provincia non si ritrovi afona, anche solo per un giorno, su temi tanto importanti. Abbiamo tutti il dovere di tenere la schiena diritta.
L’assemblea dei redattori, alla luce di quanto avvenuto, ha votato lo stato di agitazione e un pacchetto di tre giorni di sciopero. Sappiate che se non ci troverete in edicola sarà per una buona ragione, anzi due: il bene che vogliamo a voi e alla nostra Provincia.
L’assemblea dei redattori de La Provincia di Como, Lecco e Sondrio