PESARO – Il giornalista Gianni Letta, ex direttore del quotidiano Il Tempo ed ex sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, nonché attuale presidente della Fondazione Rossini, riceverà domani, mercoledì 10 agosto, la Cittadinanza Onoraria di Pesaro.
La cerimonia si svolgerà, alle 10.30 nel Salone Metaurense di Palazzo Ducale, in apertura del terzo ed ultimo appuntamento degli Incontri, organizzati in occasione del Rossini Opera Festival (Rof) a cura della Fondazione Rossini. A conferire la cittadinanza onoraria a Gianni Letta, il sindaco Matteo Ricci e il vice sindaco Daniele Vimini.
Nato ad Avezzano il 15 aprile 1935, è giornalista professionista iscritto all’Ordine del Lazio dal 1 marzo 1961. È stato corrispondente della Rai e dell’Ansa dall’Aquila, per poi assumere la guida della redazione locale del Tempo.
Trasferitosi a Roma nel 1958 da redattore, nel 1971 è stato nominato direttore amministrativo, quindi amministratore delegato della Società Editoriale Romana della Tipografica Colonna. L’8 aprile 1973 la nomina a direttore del Tempo al posto del fondatore del giornale Renato Angiolillo, gravemente malato e morto il 16 agosto dello stesso anno. Incarico che Letta ha mantenuto fino al 17 aprile 1987. Lasciato il quotidiano romano, il 9 luglio 1987, ha assunto la vicepresidenza nazionale e la direzione direttore dell’ufficio di Roma del settore comunicazioni del gruppo Fininvest, guidato da Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri. È stato anche capo dell’ufficio stampa della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro e capo dell’ufficio studi e documentazione dell’Ente Palazzo della Civiltà del Lavoro. Ha anche curato e condotto varie rubriche televisive, tra cui Italia Domanda su Canale 5.
«Siamo stati fortunati, come città, a incrociare nella nostra strada la grande personalità del presidente Letta», afferma il sindaco Matteo Ricci, secondo il quale «è stato un incontro costruito intorno al 150° di Rossini, quando, insieme al vice sindaco Daniele Vimini abbiamo cercato di organizzare al meglio un appuntamento importante per la città. Da lì è iniziato un percorso, attraverso la creazione di un comitato delle celebrazioni che abbiamo chiesto di presiedere al presidente Napolitano, il presidente Letta e la presidente Maggioni ai vertici Rai».
«Letta – spiega Ricci – aderì in maniera entusiasta e ci ha accompagnato nel percorso che ci ha consentito di portare Rossini nel mondo. Rossini è stato il primo testimonial della bellezza italiana nel mondo, in questi 4 anni eccezionali proseguiti con l’anniversario di Da Vinci, Raffaello, Dante Alighieri. Il connubio con la nostra città è stato talmente forte che abbiamo chiesto al presidente Letta di diventare presidente della Fondazione Rossini. Il suo impegno è sempre stato spinto da sentimento, ha creduto in noi, ha contribuito in maniera molto forte a dare una prospettiva al Conservatorio Rossini, è stato con la Segre uno dei principali testimonial della Capitale Italiana della Cultura».
«Letta – sottolinea il sindaco di Pesaro – ha svolto un lavoro encomiabile per l’ottenimento del finanziamento per Palazzo Olivieri e ha saputo apportare il suo prezioso e determinante contributo per il conseguimento del titolo di Pesaro Capitale italiana della Cultura 2024».
Queste le motivazioni del riconoscimento: «Illustre personaggio di raffinata cultura, fine diplomatico di rara esperienza, gentile e riservato ma anche determinato, doti queste che associate alla grande esperienza maturata nel ruolo di giornalista, direttore di quotidiani, negli incarichi Istituzionali e di Governo, nella presenza in prestigiose Istituzioni musicali, culturali ed economiche, fanno di Gianni Letta un protagonista indiscusso della vita del Paese. È in questi diversi ruoli e grazie anche a una non comune disponibilità, che Gianni Letta è diventato un amico della Città seguendo le vicissitudini del Rossini Opera Festival, quale componente nei diversi comitati per l’ottenimento, ad esempio, del riconoscimento Città Creativa per la Musica Unesco, poi quale Presidente della Fondazione Rossini.
Il suo impegno, la profonda conoscenza della nostra comunità, il sentirsi già parte di essa, si ritrovano nella presentazione del volume della Utet dedicato a Rossini ma soprattutto nel discorso fatto all’audizione ministeriale per la candidatura di Pesaro 2024. Non certo di secondaria importanza nella costruzione della sua passione per la musica – in particolare per Rossini – il suo rapporto con Bruno Cagli e il legame con la famiglia Pierangeli. A buona ragione possiamo considerare Gianni Letta un prezioso alleato della Città, ambasciatore di Rossini e testimone di Pesaro nel mondo». (giornalistitalia.it)