Comunicazione pubblica nell’interesse del cittadino e massima attenzione alle fake news

Moles e Sepe: “Spazio alla buona informazione”

Giuseppe Moles e Ferruccio Sepe

ROMA – «Massima attenzione contro le fake news e necessità di un’informazione pubblica che vada nell’interesse del cittadino». Sono alcune delle priorità indicate dal sottosegretario all’Informazione e all’Editoria, Giuseppe Moles, nel corso della presentazione del primo rapporto Ocse sulla comunicazione pubblica.
Innanzitutto, secondo Moles, il tema della disinformazione, e più in generale quello delle fake news, «deve essere al centro dell’attenzione» anche da parte delle istituzioni. In questo senso, durante l’esperienza di governo, si è cercato di «informare regolarmente, essere al servizio del cittadino ma anche ascoltare e dare risposte». Anche perché, il sottosegretario ha ricordato l’importanza di «una comunicazione pubblica che vada nell’interesse primario del cittadino e che sia trasparente, efficace, moderna e in grado di raggiungere sempre più persone, fornendo risposte chiare e assolutamente verificabili».
A tal proposito, Moles ha annunciato che «sarà presto attiva una campagna di comunicazione istituzionale sulla disinformazione e sull’uso consapevole e sano dei media digitali».
Nella stessa occasione, Moles ha ribadito l’importanza della «difesa e dell’educazione digitale» dei cittadini, a cominciare «dai più giovani». In questo senso è fondamentale il coinvolgimento di tutti gli «attori in campo», in primis dei giornalisti, che sono «gli artefici della certificabilità e della verificabilità di ogni notizia».
«Dobbiamo fare emergere – ha detto dal canto suo Ferruccio Sepe, capo dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio – la buona informazione che è quella, spesso, più lenta e meno veloce perché c’è la necessità di più tempo per verificare le fonti». Proprio il rapporto, secondo Sepe, è «molto prezioso perché per la prima volta sonda l’attività istituzionale nella parte di comunicazione con i cittadini».
Più in generale, per il capo dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio «la comunicazione pubblica interseca il tema delle “fake news”, e questa è una questione dirimente per l’attività di comunicazione pubblica» e, dunque, è fondamentale «capire come rendere credibili i messaggi di comunicazione pubblica, quali sono gli strumenti più adatti e come rendere efficace questa attività». (agenzia nova)

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