ROMA – La necessità di «garantire la tutela delle prestazioni previdenziali in favore dei giornalisti», considerato che dal 1° luglio la funzione previdenziale svolta dall’Inpgi sarà trasferita all’Inps, è stata posta, oggi alla Camera, dal deputato giornalista Emilio Carelli (Coraggio Italia) durante il Question Time.
«All’Inpgi – ha esordito Carelli – c’è un Fondo integrativo di previdenza per i giornalisti, gestione speciale, dove gli editori versano il contributo obbligatorio con le stesse modalità previste per le assicurazioni sociali obbligatorie e questo Fondo eroga la cosiddetta ex Fissa, prestazione previdenziale integrativa di natura contrattuale. Ebbene, si stima che ci siano oltre 2.000 giornalisti in attesa di ricevere questa prestazione che, tra l’altro, comporta un importo lordo di 140 milioni per l’istituto, di cui 50 milioni sarebbero poi recuperati dallo Stato in imposte. Il Fondo ex Fissa è stato considerato previdenza e non retribuzione dalla Corte dei conti e dalla Corte di Cassazione».
Al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Carelli ha, quindi, chiesto quali iniziative intenda assumere «per salvaguardare il risparmio dei giornalisti beneficiari del Fondo integrativo ex Fissa che sono in attesa di riceverla».
Il ministro Andrea Orlando ha risposto al quesito posto affermando che «con la legge di bilancio il Governo ha affrontato i nodi della crisi finanziaria dell’Inpgi, cercando di tutelare il sistema di welfare dei giornalisti italiani che da tempo subisce le trasformazioni strutturali dell’intero settore dell’informazione. Inpgi e Inps – ha spiegato il ministro – da mesi sono al lavoro per consentire in tempi rapidi il trasferimento dei sistemi, dei processi e delle banche dati, al fine di garantire la necessaria continuità delle prestazioni e delle altre funzioni previdenziali nei confronti della platea interessata».
Orlando ha spiegato che «il Ministero del Lavoro ha già predisposto il decreto che dovrà disciplinare la procedura di trasferimento del contingente di personale dall’Inpgi nei ruoli dell’Inps e confido che, acquisito il concerto delle altre amministrazioni competenti, possa concludersi a breve il suo procedimento di adozione».
Alla questione sollevata dal deputato Emilio Carelli, il ministro ha risposto che «riguarda la situazione dell’attuale Fondo integrativo contrattuale, cosiddetto ex Fissa. Come è noto, è un Fondo di origine contrattuale finanziato esclusivamente con i contributi versati dai datori di lavoro del settore dell’editoria al fine di erogare una prestazione aggiuntiva a quelle previdenziali corrisposte dall’Inpgi e la cui solvibilità nei confronti dei giornalisti aventi titolo a percepire l’indennità dipende dai versamenti effettuati dalle aziende che hanno aderito all’accordo». «L’Inpgi – ha rilevato Orlando – ha solo gestito il Fondo per conto delle parti e pertanto, quale mero gestore amministrativo, è totalmente estraneo alla responsabilità rispetto alle obbligazioni scaturenti dall’adesione al Fondo stesso, quindi rispetto alla solvibilità del Fondo nei confronti dei giornalisti destinatari dell’indennità, così come è totalmente estraneo, stante la natura contrattuale del Fondo, alle decisioni di merito che attengono agli aspetti riferiti sia alle fonti di finanziamento sia all’entità delle prestazioni».
«In merito agli aspetti richiamati nel quesito, ciò che assume rilievo per la vigilanza statale e per il controllo esercitato dalla Covip in materia di investimento delle risorse finanziarie e della composizione del patrimonio degli enti privati di previdenza obbligatoria è soltanto – ha sottolineato il ministro Orlando – il finanziamento concesso dall’Inpgi al Fondo ex Fissa. Tale iniziativa, in quanto attività di investimento, è stata, infatti, sottoposta alle amministrazioni vigilanti con la delibera del Consiglio di amministrazione n. 76 del 10 dicembre 2014, avendo ad oggetto la proposta di concessione di un prestito al Fondo integrativo contrattuale per un importo massimo di 35 milioni di euro, con un periodo di ammortamento ventennale. È stato, altresì, previsto che i datori di lavoro che aderivano al Fondo ex Fissa integrassero la contribuzione con un’ulteriore aliquota dello 0,35 percento per le retribuzioni imponibili».
Al fine di avere un quadro aggiornato dell’iniziativa di finanziamento, ha spiegato Orlando, «è stato richiesto all’istituto vigilato di fornire aggiornamenti al riguardo. L’Inpgi ha riferito che, in deroga al piano di ammortamento originariamente ottenuto, la Fieg ha manifestato la volontà di procedere all’estinzione anticipata in un’unica soluzione del prestito concesso dall’ente al Fondo ex Fissa. Alla data del 31 marzo 2022 il debito residuo ammontava a più di 9 milioni di euro. Pertanto, l’Inpgi si è vista restituire la somma oggetto di finanziamento, comprensiva degli interessi maturati, ed è conseguentemente venuto a cessare l’obbligo di versamento da parte delle aziende interessate dell’aliquota aggiuntiva».
«Nel condividere le sollecitazioni dell’onorevole Emilio Carelli», Orlando ha, quindi, assicurato che «il Ministero del Lavoro, per quanto di propria competenza, continuerà a prestare la massima attenzione alla questione, e sono disponibile a sostenere tutte le iniziative di confronto tra editori e giornalisti finalizzate a salvaguardare il risparmio dei lavoratori beneficiari del Fondo».
Nella sua replica, il deputato Emilio Carelli si è detto «solo parzialmente soddisfatto» dalla risposta del ministro Orlando al quale ha riconosciuto «la buona volontà, la buona intenzione espressa nel tentare di contribuire a risolvere questo problema», ricordando, però, che «il Fondo (ex Fissa) è stato citato ufficialmente dallo Stato con la finanziaria del 1998, in cui è denominato Fondo integrativo di previdenza per i giornalisti professionisti, articolo 59, comma 28 della legge 27 dicembre 1997, n. 449. Penso – ha concluso Carelli – che questo dato contribuisca a imporre il Ministero del Lavoro a trovare, in ogni caso, una soluzione e rispondere al grido di allarme di tutti i 2.000 giornalisti che sono ancora in attesa di ricevere questo tipo di previdenza». (giornalistitalia.it)