Bianca Maria Piccinino entrò in Rai nel 1950: la cronaca si tingeva di rosa

Trieste omaggia la prima giornalista della tv

Bianca Maria Piccinino

Bianca Maria Piccinino

TRIESTE – Una targa speciale del San Giusto d’oro, il riconoscimento che dal 1967 i giornalisti triestini conferiscono a personaggi o realtà che si sono “distinti per aver dato lustro al nome di Trieste in ambito nazionale e nel mondo”, a Bianca Maria Piccinino, ovvero la prima giornalista della tv italiana.
Nata a Trieste il 29 gennaio1924 (padre triestino da generazioni e madre milanese), la Piccinino riceverà la targa in occasione della cerimonia del 12 dicembre.
Bianca Maria Piccinino entrò in Rai nel 1950, prima giornalista donna sugli e schermi televisivi, e andò in onda il giorno stesso del provino: «Fu – racconta la giornalista al Piccolo di Trieste – la mia prima apparizione televisiva per dare la notizia scientifica del giorno: il ritrovamento di un fossile della catena evolutiva».
«Andò bene – continua la Piccinino – e, su loro richiesta proposi trasmissioni sugli animali dallo zoo; in seguito proposi una trasmissione per ragazzi per il pomeriggio, con un burattino che faceva domande a un buffo personaggio nel ruolo di professore, che non sapeva mai rispondere e allora rispondevo io. Durò due anni».
Ha lavorato con Mario Soldati, Enzo Biagi e ha conosciuto personaggi come Lady Diana e Gorbaciov. Esperta di moda, i suoi servizi iniziarono già negli anni Cinquanta: «La moda italiana – ricorda la giornalista triestina – è nata nel ‘50 a Firenze con le sfilate a Palazzo Pitti; prima esisteva solo quella francese; con l’operatore andavamo a Parigi e a Firenze. Si affermarono giovani stilisti come Armani, Ferrè, Versace e da Firenze le sfilate si spostarono a Milano, e spesso a Londra e New York, sfilate che seguivo con l’operatore».
«Ho continuato – dice ancora la Piccinino – a lavorare per cinque anni dopo la pensione: poi arrivarono a dirigere la Rai i famosi “Professori” e non permisero più ai pensionati di lavorare: finì la mia bella avventura con la Rai durata 40 anni. Intanto mi ero sposata, avevo avuto una figlia che, sposata ha avuto un figlio, nato quando sono andata in pensione ed è diventato la mia nuova ragione di vita».

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