CATANZARO – Wikipedia, l’enciclopedia online, ha eliminato la pagina di Franco Corbelli, giornalista calabrese e, da 27 anni, fondatore e leader del Movimento Diritti Civili. La pagina di Corbelli, con riferimento ad alcune delle sue battaglie civili ed iniziative umanitarie, era presente su Wikipedia da moltissimi anni. A dare la notizia è stata oggi La Verità, il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, che parla, nel titolo di “sfregio al Movimento Diritti Civili”.
«Dopo mesi di battaglie in prima linea contro il Green pass e l’informazione a senso unico sulla pandemia da Covid – scrive La Verità – il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ha ottenuto un premio, o meglio una punizione: la pagina Wikipedia che raccontava la sua lunga storia di impegno sociale e culturale è stata rimossa. Senza una motivazione chiara da parte dei gestori dell’enciclopedia online. Per fortuna l’attività di Corbelli resta a disposizione degli interessati su Diritticivili.it. Basta scorrerla velocemente, continua il quotidiano milanese, per ripercorrere oltre 25 anni di lotte, interviste delle testate più prestigiose (dal New York Times ad Al Jazeera fino a Il Globo del Brasile) e premi. Come ad esempio l’onorificenza di Commendatore o la lettera di ringraziamento del Governo dell’Etiopia per l’aereo umanitario allestito e consegnato a Fiumicino nel 2003. Lo staff di Wikipedia, con un linguaggio burocratico tutt’altro che trasparente, si limita a comunicare che la “rilevanza enciclopedica” della pagina “è stata messa in dubbio” , a causa di “toni enfatici e autocelebrativi” e “fonti autoreferenziali”. Per le voci scomode gli spazi di libertà si rimpiccioliscono sempre di più», conclude La Verità.
Corbelli in merito a questa vicenda ha preferito rispondere pubblicando sulla sua pagina Fb un filmato di una decina di minuti con la storia ultraventicinquennale e le innumerevoli battaglie civili e iniziative umanitarie di Diritti Civili.
A Giornalisti Italia aggiunge che «la cancellazione della pagina Wikipedia è «il prezzo che pago per la mia, ultima, battaglia di libertà, verità e giustizia sulla pandemia, la mia contrarietà, non certo per il vaccino, assolutamente, come ho sempre ribadito, ma al Super Green pass e all’obbligo vaccinale per il lavoro! Non hanno avuto il coraggio di scrivere questa motivazione vera, né di informarmi e si sono inventati una giustificazione grottesca e ridicola! Hanno non solo offeso la storia nobile di Diritti Civili, ma cancellato anche una parte, ritengo importante ed esemplare, della nostra Calabria dove è nato, 27 anni fa, e a cui è indissolubilmente legata la storia del Movimento Diritti Civili”!». (giornalistitalia.it)