ASCIANO (Siena) – Saranno celebrati venerdì 11 marzo, alle ore 15, nella Chiesa di Sant’Agostino ad Asciano, i funerali del giornalista Massimiliano Roncucci, 45 anni, morto il 14 febbraio scorso in un incidente stradale alle Isole Canarie. Per domani, infatti, all’aeroporto di Fiumicino, è atteso l’arrivo della salma proveniente da Las Palmas, la capitale di Gran Canaria nella quale il giornalista è stato investito da un’autovettura mentre viaggiava in sella ad un ciclomotore.
Nato il 5 luglio 1976, Massimiliano Roncucci, Massy per gli amici, era giornalista pubblicista iscritto all’Ordine della Toscana dal 2 settembre 2020. Era anche titolare di una società, la Gat Studio, che si occupava di sviluppo web, grafica, comunicazione, informatica e formazione. Recentemente si era trasferito nell’isola dell’Arcipelago delle Canarie, al largo della costa dell’Africa Nord-occidentale, e lavorava in smartworking.
Profondo dolore ha suscitato la scomparsa di Massimiliano Roncucci nella sua Asciano, che l’ha sempre visto attivamente impegnato nel mondo dell’associazionismo e dello sport. La Virtus Asciano ha, infatti, ricordato che «Massy riusciva sempre a stupire con qualcosa di nuovo. Conosciuto e apprezzato nella sua Asciano a livello professionale per la sua azienda informatica, si è sempre distinto in ambito sportivo come cronista corrispondente per varie testate: era giornalista pubblicista e, al tempo stesso, amava mettersi sempre in gioco.
Poteva capitare, così un giorno, dal nulla, di veder spuntare una sua foto sui social come partecipante alla Maratona di Atene o a qualche altro evento sportivo nazionale. Instancabile il suo impegno sociale in ambito locale, con il supporto alla contrada (la Corona), le attività svolte per l’amministrazione comunale ascianese, la benemerenza come socio operativo della Misericordia. Ma è dalla passione più grande, per lo sport in genere e per il calcio in particolare, che era nato un viscerale ed appassionato amore per la squadra del suo paese, la Virtus Asciano. Lo ricordiamo ancora bambino, a sventolare una bandiera biancoverde e fare il tifo sulle tribune del glorioso stadio Marconi. E poi ancora, da adulto, nel mettere da sempre le sue competenze al servizio della sua amata Virtus, prima come dirigente, poi come addetto stampa e sempre come grande tifoso.
Massy non si è mai piegato alle pesanti avversità che la vita gli ha messo di fronte, affrontando gli ostacoli a testa alta, con la sua fiera postura, con entusiasmo e dedizione».
Nel dicembre 2020 la Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia lo aveva premiato per la «generosa abnegazione con cui hai prestato la tua opera in occasione dell’emergenza Pandemia Covid-19. Con carità, passione ed encomiabile spirito di servizio hai contribuito a soccorrere e sostenere la popolazione alleviando le sofferenze e i disagi delle nostre comunità così duramente provate dal momento complicato». (giornalistitalia.it)
Vicinanza commossa ai familiari. 🙏🙏🙏