COSENZA – «Vogliamo avere uno sguardo disincantato, ma ancora puro sulla realtà che andremo a raccontare. E poi capiterà anche che commetteremo degli errori, ma lo faremo sbagliando per conto nostro, mai per conto terzi, perché il nostro giornale non sarà mai funzionale ad alcun interesse che non sia quello dei lettori».
Con queste parole Francesco Graziadio, direttore de “La Provincia di Cosenza”, ha presentato, al teatro Morelli, il nuovo quotidiano provinciale che sarà in edicola dal prossimo 11 novembre.
Ad animare il dibattito, anche l’attore e regista teatrale Dario De Luca, il giornalista Enzo Arcuri, l’imprenditore e operatore di mediateche, Antonio Curcio, e il cantautore Dario Brunori.
“La Provincia di Cosenza” nasce grazie alla collaborazione tra una società di giornalisti – la Alessandro Editori Srl – fondata da Francesco Graziadio, Marco Cribari, Eugenio Furia e Pablo Petrasso e l’azienda di pubblicità di Ivan Greco e Simona Gallo. Un esperimento di indipendenza che Enzo Arcuri ha definito «un’operazione singolare e nuova che non ha precedenti in Italia. Una start up nella quale si incontrano chi fa informazione e chi fa pubblicità».
«Saremo aperti – ha dichiarato il direttore Francesco Graziadio – ai contributi e ai consigli di tutti».
Antonio Curcio ha subito colto l’invito del neodirettore, suggerendo di «avere uno sguardo attento ai temi del lavoro ma in modo non strabico e di valorizzare e gratificare il contributo dei collaboratori».
«L’informazione necessita della vostra presenza – ha aggiunto Curcio –, di un punto di vista obbiettivo e mai sottomesso».
Dal canto suo, Dario Brunori ha comparato l’esperienza de La Provincia alla propria di cantautore indipendente: «Per dire la verità bisogna non avere più nulla da perdere».
«Oggi l’informazione arriva da molteplici input – ha detto Brunori –, per questo è importante la presenza di professionisti che sappiano convogliare e guidare le notizie. Oggi c’è bisogno di brave firme, che sappiano farsi leggere e riescano a catturare la curiosità e l’attenzione del lettore».
La Alessandro Editori Srl è dedicata alla memoria del giornalista Alessandro Bozzo, morto il 15 marzo del 2013. Presenti in teatro anche i familiari, in particolare il padre Franco che, augurando buon lavoro ai giornalisti, li ha spronati a «non piegare mai la spina dorsale» perché, ha aggiunto, «siamo stanchi delle bugie».
In edicola dall’11 novembre, il quotidiano promette “uno sguardo puro sulla realtà”