Ophélie Meunier ora è sotto scorta. Le Figaro lancia l’appello per la libertà di espressione

Reportage sull’Islam: giornalista minacciata di morte

Ophélie Meunier

PARIGI (Francia) – Solidarietà in Francia per Ophélie Meunier, la giornalista di 34 anni messa sotto scorta dopo aver ricevuto minacce di morte per un reportage sull’Islam radicale con telecamera nascosta da lei realizzato per l’emittente M6.
In un testo pubblicato oggi su Le Figaro, 160 tra scrittori, giornalisti e intellettuali – tra cui Boualem Sansal, Frédéric Beigbeder, Michel Onfray e Jeannette Bougrab – deplorano la scarsa reattività dei colleghi rispetto a quanto accaduto alla giornalista e lanciano un forte appello per la tutela della libertà d’espressione nella patria dell’Illuminismo e dei diritti umani.
«Nel gennaio 2015 – si legge nel testo – l’attentato contro Charlie Hebdo suscitò un’ondata di sostegno senza precedenti nella professione, sollevando una formidabile mobilitazione dei cittadini. La difesa della libertà d’ì’espressione non fu mai tanto bella e condivisa. La libertà d’espressione rivendicata nel reportage presentato da Ophélie Meunier sulla rete M6 non vale lo stesso sussulto? Apparentemente no», deplorano i firmatari chiedendosi cosa resti in Francia del cosiddetto “spirito di Charlie”.
«Siamo in piena campagna per l’elezione presidenziale, i candidati dovrebbero instancabilmente ricordare che il diritto e il dovere di informare sono tra i pilastri del nostro sistema democratico», avvertono i firmatari, aggiungendo che «purtroppo, tragicamente, non è così».
Il reportage sull’Islam radicale a Roubaix, nel nord della Francia, è andato in onda il 23 gennaio per la trasmissione “Zone Interdite” diffusa dall’emittente privata M6. Oltre ad Ophélie Meunier, nata a Versailles nel 1987, è stato minacciato di morte anche un ragazzo che ha rilasciato una sua testimonianza nel documentario, Amine Elbahi, anch’egli posto sotto scorta. Sul caso è intervenuto anche il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, e giornalisti di M6, Rtl e Bfm hanno espresso sostegno alla collega. (ansa)

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