STRASBURGO (Francia) – Scintille sul finale per l’attesa visita del presidente francese Emmanuel Macron al Parlamento Ue in occasione del semestre europeo guidato da Parigi. Il dibattito alla Plenaria che è seguito all’intervento di Macron si è, infatti, prolungato molto oltre il previsto, complice anche i continui riferimenti alla campagna elettorale francese fatti da diversi eurodeputati, su tutti l’esponente dei Verdi Yannick Jadot e il lepeniano Jordan Bardella.
Macron ha fatto due repliche, entrambe di 45 minuti, ma la conferenza stampa prevista alle 14.45 si è trasformata in una scarna dichiarazione, scatenando una “mini-rivolta” delle decine di cronisti presenti nella sala Daphne Caruana Galizia.
Il presidente francese si è presentato in sala stampa con circa 45 minuti di ritardo, accompagnato dalla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. Macron ha ricordato brevemente le priorità della presidenza francese ed entrambi hanno ribadito la strettissima collaborazione che ci sarà nel semestre di presidenza francese tra Parigi e l’Eurocamera ma la sala si era già in parte svuotata dopo che era stato annunciato che, contrariamente a quanto previsto, Macron non avrebbe preso più domande essendo in ritardo sulla sua agenda. E quando il presidente transalpino si è avviato ad una delle uscite del Parlamento Ue i cronisti hanno manifestato direttamente a lui la loro protesta. «Non è possibile, così, senza domande», ha detto un giornalista in francese. «Ho già risposto a tutto in Aula», ha replicato Macron prima di uscire. (ansa)