ROMA – A poche ore dall’annuncio del passaggio di testimone ad Augusto Minzolini, si è spento Livio Caputo, storico inviato de Il Giornale, che aveva preso l’interim della direzione dopo le dimissioni di Alessandro Sallusti. Caputo, 87 anni, era malato da tempo, ma aveva comunque accettato l’interim, che sapeva essere breve, per attaccamento al giornale.
Dopo la triste notizia si è deciso di anticipare a domani la firma di Minzolini sulla testata, anche se l’ex direttore del Tg1 dovrebbe prendere la guida di fatto da lunedì 21 giugno.
«A “Minzo” vanno i miei auguri più sinceri, è un amico e un bravissimo collega e saprà benissimo cosa fare. Ovviamente, non mi permetto di dargli consigli, perché non ne ha bisogno e anche perché sarebbe controproducente per me…». È il messaggio che con il sorriso, attraverso l’AdnKronos, il direttore di Libero, Alessandro Sallusti, rivolge al suo successore Augusto Minzolini.
Su quale valore potrà contare Minzolini da direttore del Giornale? «Una grande tradizione e una buona redazione», risponde Sallusti. Quanto a lui, «qui a Libero sto ancora prendendo le misure», spiega. Come in sartoria… «Esatto! Sembrano due quotidiani simili, ma in realtà Libero e il Giornale sono diversi, dal pubblico di lettori al posizionamento politico pur all’interno della stessa area di centrodestra».
Proprio in tal senso, per Sallusti «ora sarà interessante vedere come i quotidiani del centrodestra sapranno raccontare i travagli del centrodestra». Appare al momento come un laboratorio aperto…
«Esattamente», conferma il direttore di Libero. «A criticare la sinistra siamo bravi tutti – sostiene Sallusti – anche perché, onestamente, è davvero molto facile, dà numerosi spunti Molto più interessante sarà vedere le diversità nel raccontare la situazione e le prospettive nel centrodestra». (adnkronos)
Enzo Bonaiuto