VERCELLI – Lutto nel giornalismo vercellese. Improvvisamente un infarto ha stroncato Paolo Sala, 52 anni, storico cronista del giornale “La Sesia”, “firma” per le pagine sportive. È morto improvvisamente nel cuore di un pomeriggio assolato mentre stava rientrando a casa sua.
La giornata era cominciata come tante altre. Sala si era recato in redazione per inserire alcuni articoli sul sito del giornale e organizzare un paio di appuntamenti in vista dell’uscita del prossimo numero del giornale. Ha incontrato alcuni colleghi che, come lui, approfittavano del giorno festivo (sempre meno impegnativo) per definire alcuni argomenti da trattare successivamente.
Paolo Sala, era sortivo nel cuore. Era un tifoso dei “granata” del Torino, ma seguiva puntualmente la squadra della città: la Pro Vercelli. E aveva messo la sua competenza sportiva al servizio dei ragazzini del quartiere Canadà che allenava con l’esperienza di un veterano. E, per sostenere la passione dei giovanissimi calciatori, aveva anche accettare la presidenza del sodalizio sportivo militante nel campionato di Terza categoria.
Oggi non dovevano scendere in campo né l’una né gli altri. Quindi si trattava di una domenica che, nel contesto frenetico del lavoro giornalistico, avrebbe potuto definirsi “tranquilla”.
Nel cortile, davanti alla sua abitazione, non è riuscito a scendere dall’auto che guidava. È impallidito, si è accasciato e poi è stramazzato a terra. Inutili i soccorsi che sono stati tempestivi ma che, purtroppo, non hanno potuto fare nulla. Sala è stato per trent’anni nella redazione del giornale la “Sesia”.
Nato il 29 aprile 1969, Paolo Sala era giornalista professionista iscritto all’Ordine del Piemonte dal 10 marzo 1994. I suoi primi articoli sono datati 1991. Ha visto e toccato per mano tutti i cambiamenti del giornalismo dalla composizione “a caldo” all’avvento del computer con la videoimpaginazione e le risoluzioni fotografiche da scattare con il cellulare.
Per i colleghi è stato un amico generoso e gentile, sempre pronto ad aiutare chi aveva bisogno. Non si tirava indietro quando occorreva dare qualche consiglio ma, certo, sapeva anche essere duro ed esigente quando serviva. Lascia la mamma e il fratello Gabriele.
Il rosario in suo suffragio verrà recitato domani, lunedì 14 giugno, alle ore 17,30 al Sacro Cuore. Martedì (dalle 9,30) camera ardente al campo Canà (che lo aveva visto protagonista in panchina). I funerali alle 11,30 nella chiesa del Sacro Cuore al belvedere. (giornalistitalia.it)
Riccardo Del Boca