LA VALLETTA (Malta) – L’Unione Europea deve intervenire contro il governo di Malta che sta cercando di coprire i politici coinvolti nell’omicidio di Daphne Caruana Galizia ed in altri gravi reati del passato, inclusa una fallita rapina a mano armata alla sede centrale della banca Hsbc di Malta nel 2010.
È la tesi sostenuta dai fratelli George e Alfred Degiorgio, arrestati già nel dicembre 2019 assieme a Vince Muscat (ora collaboratore di giustizia) come esecutori materiali dell’omicidio della giornalista, in una lettera inviata dal loro avvocato William Cuschieri al Commissario europeo per la Giustizia, il belga Didier Reynders.
La lettera integrale, datata 24 maggio, è stata pubblicata stamane dai media maltesi. Nel testo l’avvocato ricorda che i fratelli Degiorgio avevano presentato una richiesta di grazia in cambio delle prove che inchioderebbero l’ex ministro dell’economia Chris Cardona come mandante dell’omicidio Caruana Galizia già dal 2015 e dell’attuale ministro Carmelo Abela come complice della rapina nella banca di cui all’epoca era uno dei più importanti manager.
La richiesta però, sottolinea il legale, è stata respinta dal governo perché «c’è un grave conflitto di interessi dovuto al fatto che i miei clienti offrono informazioni del coinvolgimento dello Stato nell’assassinio di Daphne Caruana Galizia ed il coinvolgimento di ministri del governo (precedente e attuale) in altri gravi reati, per cui lo Stato non potrà mai correttamente valutare alcuna richiesta presentata da loro».
Nella lettera l’avvocato elenca alcune delle informazioni contro Cardona e Carmelo Abela e conclude che i fratelli Degiorgio sono pronti a condividere direttamente le prove in loro possesso in un incontro con lo stesso Reynders nonché «con esponenti dell’Europol, col primo ministro maltese e/o membri della stampa» perché «genuinamente preoccupati dell’esistenza di interessi volti a coprire» Cardona e Carmelo Abela. (ansa)