La riflessione per i 75 anni della Repubblica affidata in esclusiva alle Edizioni San Paolo

2 giugno: Mattarella sceglie Famiglia Cristiana

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra al Quirinale il direttore di Famiglia Cristiana don Antonio Rizzolo (foto Famiglia Cristiana)

ROMA – Il 2 giugno, Festa della Repubblica italiana, che quest’anno celebra i suoi 75 anni, si avvicina e il presidente Sergio Mattarella sceglie di affidare le sue riflessioni a Famiglia Cristiana. Che le pubblica nel numero in edicola da oggi, giovedì 27 maggio.
Un intervento articolato, quello del Capo dello Stato sulla testata ammiraglia delle Edizioni San Paolo, che illustra «il cammino sin qui percorso e le nuove sfide che ci attendono».
Intervento che prelude ad un ampio dossier, sulle pagine del settimanale guidato da don Antonio Rizzolo e Luciano Regolo, dedicato all’importante anniversario: dalle riflessioni di Mattarella alle analisi del gesuita padre Giovanni Sale, dello storico Agostino Giovagnoli, dell’ex ministro Rosy Bindi e del sociologo Mauro Magatti.

Mattarella incontra don Rizzolo, Luciano Regolo e Alberto Chiara di Famiglia Cristiana (foto Famiglia Cristiana)

«Il 2 giugno 1946 fu un punto di svolta – scrive il presidente della Repubblica su Famiglia Cristiana – dopo gli orrori del fascismo e del nazismo che avevano voluto la guerra, l’Italia pose le basi di un ordinamento democratico, che assumeva come proprio orizzonte gli ideali coltivati nella lotta di Liberazione e le speranze diffuse di pace».
«Il referendum del 2 giugno aprì una nuova fase – osserva ancora il Capo dello Stato – dando avvio a un momento storico di ricomposizione. Anzitutto ricomposizione dell’unità nei diritti e nei doveri. Nel 1946 votarono per la prima volta, in tutta Italia, le donne. Con la Repubblica avvenne inoltre qualcosa di significativo nel profondo nell’animo del Paese: la ricostruzione dell’identità della nazione italiana».
Quel passaggio epocale che ci ha consegnato «libertà e democrazia vitalmente connesse con il pluralismo», ribadisce a Famiglia Cristiana Mattarella, «ha permesso al nostro Paese di superare indenne le varie tempeste che si sono abbattute». (giornalistitalia.it)

 

 

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