TREVISO — La magistratura trevigiana ha chiesto il rinvio a giudizio per la delegata del Veneto della Fondazione Sorella Natura, la giornalista pubblicista Giusi Vianello, accusata di aver truffato la Regione Veneto per 100 mila euro.
Nell’inchiesta del pm trevigiano Iuri De Biasi risulta indagata anche una seconda persona, un imprenditore di Castelfranco Veneto (Treviso), che avrebbe reso possibile la truffa, attraverso l’emissione di fatture false.
L’indagine dei carabinieri verte su alcune iniziative promosse, con consistenti contributi pubblici, dalla delegazione veneta della Fondazione internazionale, sorta nel 2001 con sede ad Assisi, che annovera persone di prestigio e che opera per lo sviluppo della cultura e dell’educazione ambientale, ispirandosi al messaggio di San Francesco d’Assisi.
Secondo quanto si è appreso, Giusi Vianello, in qualità di responsabile veneta della Fondazione avrebbe ricevuto dalla Regione Veneto, tra il 2010 e 2011, due contributi ognuno di 200 mila euro per iniziative appunto legate all’ambiente.
Dalle attività di analisi fatte su uno dei due finanziamenti, la documentazione avrebbe fatto emergere l’inconsistenza relativa ad alcune spese sostenute per un importo complessivo di 100 mila euro.
L’inchiesta del pm trevigiano, iniziata circa un anno fa, avrebbe portato a dipanare la matassa della truffa che sarebbe stata incentrata sull’emissione di fatture false per spese inesistenti. Da qui la richiesta del magistrato del rinvio a giudizio per truffa aggravata ai danni dell’ente pubblico. (Ansa)
La pubblicista Giusi Vianello avrebbe frodato la Regione per 100mila euro