MILANO – Il gup di Milano Sofia Fioretta ha mandato a processo il direttore di Italia 1, Luca Tiraboschi, l’autore e regista delle Iene Davide Parenti, il giornalista Filippo Roma, le showgirl Elenoire Casalegno e Vanessa Incontrada e i cantanti Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo per diffamazione. L’accusa riguarda alcune puntate del programma durante le quali sarebbe stata messa in dubbio la veridicità di articoli pubblicati su “Nuovo” e “Diva e Donna”, della casa editrice di Urbano Cairo.
Il processo si aprirà il 9 dicembre e si volgerà davanti all’ottava sezione penale del Tribunale e vedrà come parti offese, oltre Urbano Cairo come rappresentante della casa Editrice, assistita dall’avvocato Paolo Siniscalchi, i direttori delle due testate Riccardo Signoretti ed Angelo Ascoli e una collaboratrice del Nuovo. La vicenda ha al centro tre puntate dello show televisivo in onda tra il gennaio e il febbraio 2013.
L’argomento erano alcune interviste rilasciate ai due settimanali da Elenoire Casalegno, Vanessa Incontrada, Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo, con particolari della loro vita privata. Le due soubrette e i due cantanti, rispondendo a domande precise di Filippo Roma, avevano negato le indiscrezioni e parlato di interviste in sostanza inventate. In realtà esistono le registrazioni delle loro affermazioni conservate negli “archivi” dei due periodici finiti nel mirino del programma di Italia 1.
Registrazioni di cui la redazione delle Iene non è mai entrata in possesso e che ora fanno parte del fascicolo del procedimento. Inoltre Roma, secondo la ricostruzione degli inquirenti, per ottenere un colloquio-intervista con Signoretti, avrebbe usato alcuni espedienti, tra cui quello di inviare una email spacciandosi per una sedicente Greta Coccini, donna risultata inesistente nelle indagini coordinate dal pm Gaetano Ruta. Per questo il giornalista risponde anche di sostituzione di persona. (Ansa)
Mediaset: “Con Le Iene siamo abituati: non è la prima volta e non sarà l’ultima”
“Con le Iene capita, ci siamo abituati, non c’è nulla da replicare, aspettiamo il processo”. Questo il commento, da fonti Mediaset, sul rinvio a processo del direttore di Italia1 Luca Tiraboschi e dello staff del programma Le Iene.
“C’e’ poco da aggiungere – fanno ancora sapere dagli uffici Mediaset – non è la prima volta e non sarà l’ultima”.
Proprio alcuni giorni fa sei poliziotti e due carabinieri rinviati a giudizio per la morte di Giuseppe Uva, deceduto in ospedale il 14 giugno del 2008 dopo essere stato portato in una caserma dei carabinieri, si sono costituiti parte civile nel procedimento per diffamazione a carico del programma per aver raccolto dichiarazioni dichiarazioni della sorella di Uva, Lucia.
Mentre, nell’aprile scorso, l’ex patron dell’Ancona calcio Ermanno Pieroni aveva denunciato il programma dopo un servizio andato in onda il 12 febbraio scorso sulla vicenda della squadra del Riccione (serie D). (Ansa)