I giornalisti, in sciopero, denunciano “un’inaccettabie forzatura”, ma la società nega

Adnkronos, è ancora scontro tra azienda e Cdr

AdnkronosROMA – L’Assemblea dei giornalisti dell’Agenzia Adnkronos e di Mak-Multimedia Adnkronos, oggi in sciopero, si è riunita nella sede dell’Associazione Stampa Romana dopo la rottura del tavolo di trattativa istituito presso la Fieg, a seguito della procedura di licenziamento collettivo di 20 giornalisti e 3 poligrafici avviata dall’editore Giuseppe Marra lo scorso 27 gennaio.
Al tavolo, l’Azienda ha ancora una volta tentato una inaccettabile forzatura. E’ stata usata l’arma di pressione dei licenziamenti per stravolgere istituti contrattuali, cancellare parti significative del reddito dei giornalisti e imporre a tappe forzate una nuova organizzazione del lavoro, sulla quale ai Cdr non è ancora stata fornita alcuna indicazione.
L’Azienda, inoltre, non fornisce indicazioni concrete riguardo ai progetti e alle prospettive di rilancio, che per il prossimo futuro mettano al riparo la Redazione dal rischio di tagli occupazionali e nuovi e dolorosi sacrifici.
Nel corso della trattativa, i Comitati di redazione, assistiti dalla Federazione nazionale della stampa italiana e dall’Associazione Stampa Romana, hanno mostrato la più ampia disponibilità possibile ad accogliere le richieste dell’Azienda, pur di scongiurare i licenziamenti.
L’Azienda, che ha avviato la procedura di licenziamento collettivo con la legge 223/91, pur rivendicando di non essere in crisi e a poche settimane dal rinnovo della importante convenzione con la Presidenza del Consiglio, ha però deciso di respingere anche l’ultima possibilità di accordo avanzata ieri.
L’Assemblea conferma la propria fiducia e il pieno sostegno ai Cdr e respinge ogni tentativo dell’Azienda di dividere e condizionare la Redazione e di screditare l’azione dei Comitati di redazione.
L’Assemblea conferma lo stato di agitazione, assegna ai Cdr un nuovo pacchetto di cinque giornate di sciopero, dopo i due pacchetti già assegnati e proclama l’astensione dal lavoro per i prossimi tre giorni, fino a domenica 30 marzo inclusa.
L’Assemblea dà mandato ai Cdr di avviare, di concerto con la Fnsi e l’Associazione Stampa Romana, tutte le azioni legali a denuncia delle condotte antisindacali finora attuate dall’Azienda e dà mandato a predisporre tutte le azioni legali a tutela dei diritti collettivi e individuali dei giornalisti dell’Adnkronos.
Il Documento è stato approvato all’unanimità dai partecipanti all’Assemblea.

I Comitati di redazione dell’Agenzia Adnkronos e di Mak-Multimedia Adnkronos

L’editore nega e dice: “Piena disponibilità a modificare gli interventi e risolvere la vertenza”

La società Adnkronos ha programmato interventi di tipo organizzativo necessari, in questa delicata fase, per tutelare l’azienda e l’occupazione in una prospettiva almeno di medio termine.
Di fronte alle pressanti richieste provenienti dalle istituzioni, dalla Fieg, dalla Fnsi e dall’Associazione Stampa Romana la società ha mostrato piena disponibilità a modificare e rimodulare gli interventi stessi in modo da evitare di dover procedere a riduzioni dell’occupazione a fronte di soluzioni alternative che siano comunque idonee ad assicurare l’obiettivo perseguito, quello di rendere l’Adnkronos una testata sempre più autorevole e credibile, in grado di svolgere al meglio il proprio ruolo nel panorama dell’informazione.
Quindi le affermazioni contenute nel comunicato diffuso dal Cdr non rispondono al vero e sembrano trovare le proprie ragioni d’essere in motivazioni che appaiono talvolta più legate alla pura salvaguardia di posizioni personali che non tengono conto delle ragioni dell’azienda e del più generale interesse di tutti quelli che vi operano.
E’ d’altra parte da valutare con favore il fatto che, a fronte della disponibilità dell’azienda a risolvere la vertenza in atto anche rivedendo la propria posizione iniziale, da parte dei Cdr sia stata manifestata una chiara volontà di chiudere la trattativa, nella prospettiva della ricostituzione di rapporti di corretta dialettica sindacale e di costruttivo spirito collaborativo. (Adnkronos)

I commenti sono chiusi.