Ha raccontato gli epici duelli tra Coppi e Bartali, Merckx e Gimondi e Moser e Saronni

Covid: addio Gianni Pignata, cantore dello sport

Gianni Pignata

TORINO – È mancato stamane, nella sua abitazione torinese, Gianni Pignata, il decano dei giornalisti sportivi piemontesi. A giugno avrebbe compiuto 93 anni, una settimana fa aveva raggiunto i 70 anni di iscrizione all’Ordine dei giornalisti. Il mese scorso aveva contratto il Covid che, nonostante l’ultimo tampone negativo, ha minato in modo irreparabile il suo fisico.

Gianni Pignata

Nato a Torino il 21 giugno 1928, Gian Giacomo Pignata era giornalista professionista iscritto all’Ordine del Piemonte dal 1 gennaio 1948. Per decenni Gianni Pignata è stato una delle più prestigiose firme di Stampa Sera e della Stampa, scrivendo soprattutto di ciclismo e pugilato, senza tralasciare altri sport e in particolare la serie B di calcio. Ha seguito, come inviato, Giri d’Italia e di Francia, campionati del mondo e le più importanti corse nazionali e internazionali, dagli ultimi anni della rivalità tra Bartali e Coppi, al tramonto del Campionissimo, ai successi dei piemontesi Zilioli e Balmamion, alle imprese di Gimondi, Merckx, Moser e Saronni. È stato una “vera autorità” nel pugilato, quando questo sport aveva un grande seguito anche a Torino, dove si esibivano pure campioni del livello di Nino Benvenuti, Sandro Mazzinghi, Bruno Arcari e Carlos Duran.
Gianni Pignata, che nella lunga carriera non ha mancato di dare il suo contributo agli organismi di categoria e in particolare all’Ussi Subalpina, è ricordato da chi ha lavorato con lui come un collega onesto, preparato, sempre disponibile a dare consigli ai giovani che si affacciavano alla professione. Lascia due figli: Maurizio (giornalista, nato mentre il papà era al seguito del Giro di Francia) ed Enrico (commercialista). (giornalistitalia.it)

Giacomo Mosca

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