Firmato anche in Italia “News Showcase”, un accordo per remunerare i contenuti di qualità

Da Google un’opportunità per il giornalismo

Luca Lani (Ceo di Citynews) e Azzurra Caltagirone (vicepresidente del Gruppo Caltagirone)

ROMA – Firmati da Google i primi accordi con gli editori italiani per la remunerazione dei contenuti giornalistici, come già avviene in Australia e Francia. Tra i firmatari dell’accordo per Google News Showcase, sottoscritto su base individuale, figurano: Caltagirone Editore, Citynews, Ciaopeople, Rcs Media Group, Il Sole 24 Ore, Gruppo Monrif, il Fatto Quotidiano, Libero, Il Foglio, Il Giornale, Il Tempo, Edinet, Gruppo Corriere e Varese web.
Google News Showcase sarà disponibile nei prossimi mesi e permetterà agli editori di rafforzare la propria relazione con i lettori, sviluppare nuovi modelli per la monetizzazione dei contenuti e trarre beneficio dall’aumento di traffico verso il proprio sito.
Gli accordi per News Showcase tengono in considerazione i diritti previsti dall’Articolo 15 della Direttiva Europea sul Copyright in relazione agli usi specifici online delle pubblicazioni giornalistiche (tali diritti non si applicano ai collegamenti ipertestuali e all’utilizzo di estratti molto brevi).

Fabio Vaccarono

«Questi nuovi accordi – spiega Fabio Vaccarono, vice president di Google e managing director di Google Italy – rappresentano un importante passo avanti e confermano l’impegno di Google verso gli editori italiani. I nostri editori partner avranno accesso a nuove opportunità per valorizzare i propri contenuti e per aumentarne la profittabilità. Siamo felici di contribuire allo sviluppo dell’ecosistema digitale per il mondo degli editori e di rafforzare il nostro impegno verso il giornalismo di qualità».
News  Showcase si inserisce in un quadro più ampio di iniziative che  rappresentano l’impegno di lungo termine di Google verso il mondo del  giornalismo. Oltre a programmi come la Google News Initiative e alla collaborazione in ambito pubblicitario con gli editori a livello globale, attraverso le sue piattaforme Google invia ogni mese ai siti  degli editori 24 miliardi di clic, che permettono agli editori di aumentare i ricavi attraverso annunci e nuovi abbonamenti sui loro siti e app.

Urbano Cairo

In Italia, dal 2015 Google ha investito 11 milioni di euro in progetti italiani di giornalismo attraverso il Fondo per l’Innovazione della Digital News Initiative, mentre nel 2016 ha sottoscritto con Fieg un accordo triennale che ha portato l’azienda a investire oltre 16 milioni di euro su una serie di settori strategici per l’editoria digitale. Il colosso del web ricorda che nel 2020, con il diffondersi  della pandemia di Covid-19, ha offerto supporto economico a oltre 300 redazioni italiane attraverso il suo Fondo globale di emergenza per il giornalismo locale.
«Siamo molto orgogliosi – ha commentato Luca Lani, amministratore delegato di Citynews – di aver concluso un accordo con Google per il riconoscimento dei diritti previsti nella Direttiva Europea sul Copyright. Ma siamo soprattutto felici di poter distribuire le nostre notizie nell’ambiente ShowCase. Un ambiente pensato per una fruizione che valorizza i contenuti giornalistici e la “curation” gestita direttamente dalle redazioni».
Soddisfazione viene espressa da Azzurra Caltagirone, vicepresidente di Caltagirone Editore. «L’accordo raggiunto con Google per la partecipazione dei quotidiani Caltagirone Editore a News Showcase si inserisce nelle strategie digitali delle nostre testate che avranno a disposizione un canale innovativo col quale raggiungere nuovi lettori consolidando al contempo il rapporto con quelli abituali».

Giuseppe Cerbone

«L’iniziativa, grazie alla quale le aziende editoriali potranno beneficiare di nuove fonti di remunerazione, è un passo importante – sottolinea Caltagirone – per definire un ecosistema digitale nel quale i giornali tradizionali potranno continuare a garantire quell’indipendenza e quella qualità dei contenuti vitale per la società contemporanea e qualifica Google come un partner forte ed attento alle esigenze ed alla salvaguardia del settore dell’informazione».
Soddisfatto anche Urbano Cairo, presidente e amministratore delegato di Rcs Media Group, per «questo accordo che, regolando anche il tema dei diritti connessi, riconosce l’importanza dell’informazione di qualità e l’autorevolezza delle nostre testate».
Giuseppe Cerbone, amministratore delegato del Sole 24 Ore, evidenziando che «l’accordo con Google è un ulteriore riconoscimento del valore dell’informazione di qualità quale è quella de Il Sole 24 Ore», afferma che «la remunerazione dell’informazione, inclusi i diritti connessi alla distribuzione dei contenuti digitali, è un fronte su cui il nostro gruppo editoriale è impegnato in prima linea con l’obiettivo di tutelare il nostro patrimonio di contenuti ad alto valore aggiunto».

Michela Colamussi

Infine, Michela Colamussi, director of Transition to Digital and Innovation del Gruppo Monrif, secondo la quale «il programma Showcase apre una nuova stagione di relazione con Google, perché affronta il tema dei diritti connessi alla distribuzione dei contenuti digitali, consente di promuovere il giornalismo di qualità delle nostre testate e di accelerare la trasformazione digitale dei processi editoriali e lo sviluppo dei ricavi da subscription». (giornalistitalia.it)

 

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