MILANO – Da Bartali a Coppi, da Merckx a Indurain, da Pantani a Nibali. Una mostra virtuale interattiva voluta da Rcs Sport, in collaborazione con il Museo del Ghisallo e con ACdB (Alessandria Città delle Biciclette) Museo, per festeggiare i 90 anni dalla creazione della Maglia Rosa, a cui si affianca un concorso per votare la maglia più amata di sempre dagli appassionati.
Da oggi fino alla partenza del 104esimo Giro d’Italia, tra 9 settimane da Torino, sul sito www.giroditalia.it/magliarosa sarà, dunque, possibile vedere immagini e video inediti degli ultimi 9 decenni della corsa.
Icona del ciclismo professionistico, la Maglia Rosa venne introdotta nel 1931 da Armando Cougnet, giornalista sportivo de La Gazzetta dello Sport, il giornale che oltre vent’anni prima aveva ideato il Giro d’Italia.
L’idea fu di individuare un simbolo che rendesse visibile il corridore al comando della classifica, per dare modo agli spettatori di distinguerlo tra tutti gli altri. Una tradizione, questa della maglia da assegnare al leader della classifica generale, che ancora oggi vive nella più importante corsa a tappe ciclistica del mondo.
Quell’anno, il lontano 1931, il primo a indossarla fu il mantovano Learco Guerra, che era tanto forte da essere soprannominato la Locomotiva umana e da conquistare nello stesso anno il campionato del mondo di ciclismo su strada a Copenaghen e nel 1934 la Corsa Rosa. (giornalistitalia.it)