ROMA – «È un incarico di grande responsabilità e di grande complessità perché l’informazione e l’editoria sono fondamentali per un paese democratico. Ci sono posti di lavoro a rischio, come sta purtroppo accadendo anche in altri settori economici, ma un primo segnale di attenzione è sicuramente arrivato pochi giorni fa con il decreto Milleproroghe, che ha rinviato di due anni i tagli previsti dai governi passati».
Ha le idee chiare e si è messo subito al lavoro il nuovo segretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria, Giuseppe Moles, 54 anni, lucano di Potenza, docente universitario e senatore di Forza Italia. La sua nomina è, infatti, figlia dell’ingresso degli azzurri nel Governo Draghi ed arriva in un momento particolarmente delicato per un settore che, ben prima dello scoppio della pandemia da Covid-19, era già oggetto di una crisi senza precedenti.
«L’obiettivo – evidenzia il neo sottosegretario – è sostenere il comparto nella sua interezza e non fermarsi a singoli comparti come è accaduto in precedenza. In questo quadro bisogna tener conto dell’importanza dell’editoria locale, che costituisce un vero e proprio pilastro per la corretta informazione di tutti i cittadini, e, al contempo, bisogna contrastare la piaga delle fake news che danneggiano la vera e buona informazione».
Il nodo centrale è, ovviamente, il reperimento di risorse adeguate e il Recovery Plan allo studio del Governo Draghi potrebbe essere una fonte economica importante.
Giuseppe Moles esclude l’ipotesi di un’imminente riforma organica del settore e punta a interventi mirati sia sul fronte degli editori che sul versante dei giornalisti: «Proseguirò l’impegno profuso dal mio predecessore, Andrea Martella, che ha lavorato bene, ed ho già iniziato a studiare le criticità che riguardano i giornalisti, dalla mancanza di un equo compenso alla crisi dell’Inpgi con i cui vertici mi sono già sentito informalmente per un prossimo incontro ufficiale».
Il Dipartimento all’Informazione e all’Editoria ha, tra le sue funzioni, anche compiti in materia di diritto d’autore e di contrasto alla pirateria digitale, temi sui quali Moles si dice molto sensibile e per i quali, a breve, in Parlamento verranno approvate importanti novità.
Sul fonte più generale dell’esecutivo Draghi, il sottosegretario all’Informazione e all’Editoria marca la differenza con il Governo Conte ricordando come «il nuovo Governo di unità nazionale punterà tutto sull’impiego corretto e razionale delle risorse europee e con benefici che si estenderanno al Mezzogiorno d’Italia per ridurre il gap infrastrutturale con il resto del Paese. Un governo sicuramente eterogeneo – sottolinea Moles – che farà bene solo se tutti metteranno da parte i piccoli interessi di partito ponendo al centro dell’agenda l’uscita dalla crisi economica, sociale e sanitaria».
Moles, con il suo incarico, rafforza la pattuglia lucana in ruoli chiave di Governo: insieme a lui ci sono, infatti, il ministro della Salute Roberto Speranza, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il neo commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Francesco Paolo Figliuolo. Tutti nati a Potenza. (giornalistitalia.it)
Gianluca Boezio