PARIGI (Francia) – Proteste e indignazione a Reims, nel nord della Francia, per la violenta aggressione ai danni di un giornalista fotografo del quotidiano regionale L’Union, che si trova tra la vita e la morte in ospedale. L’aggressione ai danni di Christian Lantenois, 65 anni, à avvenuta sabato pomeriggio mentre il reporter stava seguendo dei raduni di giovani del quartiere “caldo” di Croix-Rouge. È stata aperta un’inchiesta per “tentato omicidio”.
Lantenois, in prognosi riservata, à stato aggredito «in circostanze ancora da chiarire, ma in modo volontario» ha detto il procuratore di Reims, Matthieu Bourrette. Con il paese ancora scosso dalla morte di 2 adolescenti in una settimana per scontri fra bande di quartiere, le reazioni sono state unanimi, a partire da quella della presidenza della Repubblica: «L’Eliseo ha telefonato alla redazione de L’Union – hanno fatto sapere i servizi di Emmanuel Macron – per esprimere lo shock e la vicinanza ai giornalisti, oltre all’auspicio di vedere assicurati alla giustizia al più presto gli autori dell’aggressione».
Il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, ha assicurato la mobilitazione della polizia sulla vicenda del giornalista e fotografo, che si era offerto spontaneamente di andare nel quartiere ad accompagnare una collega, che era stata avvisata di una possibile imminente rissa fra bande. Era rimasto lontano dalla collega, nell’auto con il logo del giornale ben in vista.
Poco dopo, vicino alla zona dei raduni dei giovani, è stato trovato a terra, insanguinato e con evidenti colpi subiti alla testa. Sarebbe in corso un’analisi del Dna ritrovato sul posto. (ansa)
Lotta tra la vita e la morte per una violenta aggressione a Reims. L’indignazione di Macron