ROMA – È un caso limite di lentezza della giustizia, davvero infinita, per una causa di diffamazione che si trascina da 18 anni, quello che ha visto approdare in Cassazione il ricorso proposto da
Lorenzo Bruno Molinaro, rappresentato e difeso dall’avv. Gianpaolo Buono, contro Sandro Medici, Angelo Mastrandrea e la Cooperativa Editrice il Manifesto, rappresentati e difesi dagli avvocati Fulvio de Crescienzo e Andrea Fiore.
Ricorso avverso una sentenza della Corte d’appello di Roma, depositata il 26 settembre 2018, che trae origine da una sentenza emessa il 1 settembre 2003 dal Tribunale di Roma, in parziale accoglimento della domanda risarcitoria per i danni subiti dalla pubblicazione sul quotidiano II Manifesto di un articolo ritenuto diffamatorio. E ancora non é finita: dopo 18 anni dalla prima sentenza ne servirà una terza di appello! (giornalistitalia.it)
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