ROMA – Al romanzo “Eroine” di Vinicio Leonetti è andato il Premio internazionale “Mario Luzi” per la sezione narrativa. Primo posto ex aequo con “Helios” di Roberta Fabbri. La giuria del prestigioso riconoscimento per il 2020 ha scelto, dunque, un autore calabrese, giornalista di lungo corso al suo esordio in campo letterario, dopo una selezione durata mesi per il gran numero di volumi in concorso provenienti da tutta Italia.
Pubblicato da Città del Sole Edizioni di Reggio Calabria, il romanzo “Eroine” ha la prefazione di Sergio Rizzo. Quella di Leonetti è una spy story con vene erotiche in cui giocano un ruolo importante anche la mafia e la ’ndrangheta. Tutto parte da una testimone di giustizia ragazzina che assiste all’assassinio di un maresciallo dei carabinieri e di sua moglie nel centro di Palermo.
La giovane Concetta Casiglia, che vive nei bassifondi spacciando droga, decide di raccontarlo coraggiosamente alla polizia. “Ho visto tutto!”, ripete ai magistrati nell’aula del Tribunale. Diventa, insomma, un’“eroina”.
La ragazza entra in regime di protezione, le fanno cambiare nome in Marisa Falvo, si fa ancora più bella a colpi di chirurgia estetica per non essere riconosciuta. E l’arruolano in polizia. Le fanno perdere pure la famiglia. Dopo un durissimo addestramento, anche in Medio Oriente, Marisa affronta un’altra svolta: diventa agente dei servizi segreti inviata su più fronti per liberare ostaggi in pericolo.
Solo per caso la vita dell’eroina Marisa s’incrocia con quella di una ragazza italo-americana, Violetta Bodin, giornalista affermata e agente del Mossad, i servizi segreti israeliani. Violetta era finita nelle mani degli estremisti dell’Isis in Egitto, ma viene liberata.
Sono loro le protagoniste di vicende in cui sangue e sesso si mescolano in modo tempestoso. Finale a sorpresa tutto da scorrere in un fiato, come nelle spy story che si rispettano.
Vinicio Leonetti è nato a Catanzaro nel 1960, giornalista professionista. Dopo studi classici e in giurisprudenza, a 23 anni ha cominciato a scrivere per vari giornali: Oggisud, Il Giornale di Calabria, Gazzetta del Sud, Milano Finanza, Corriere della sera-Economia, Sole24Ore, Il Mondo. Ha, inoltre, collaborato con la Rai e la televisione svizzera Rsi.
Ora, il romanzo “Eroine” con Città del Sole Edizioni, che gli è valso il Premio letterario “Mario Luzi”, nato subito dopo la scomparsa del poeta toscano nel 2005. Sarà Roma a fare codice alla cerimonia di consegna. (giornalistitalia.it)
Primo posto ex aequo con “Helios” di Roberta Fabbri per il giornalista calabrese