Storico cronista del quotidiano Il Secolo XIX e colonna del Gruppo Cronisti Liguri

Addio al giornalista Natalino Famà, 66 anni

Natalino Famà

IMPERIA – Giornalismo ligure in lutto per la scomparsa di Natalino Famà, storico cronista di nera e giudiziaria della redazione di Imperia del quotidiano “Il Secolo XIX”, nel quale ha lavorato per oltre trent’anni, e colonna del Gruppo Cronisti Liguri.
Nato a Vercelli il 10 agosto 1954, da una famiglia di origini siciliane, era giornalista professionista iscritto all’Ordine della Liguria dal 6 giugno 1984. Aveva mosso i primi passi nel giornalismo negli anni Settanta come fotoreporter del Secolo XIX nella redazione di Imperia, per poi cominciare a scrivere specializzandosi in cronaca nera e giudiziaria. In pensione dal 2012, aveva continuato a lavorare come addetto stampa della Cisl di Imperia.
Impegnato nel sindacato, ha presieduto il Gruppo Cronisti Liguri dal 2009 al 2017 e ricoperto l’incarico prima di consigliere nazionale e poi di segretario generale della Giunta Esecutiva dell’Unione Nazionale Cronisti Italiani. Nel 2010 è stato eletto nel collegio dei Probiviri della Fnsi, ha partecipato all’ultimo congresso dell’Ungp ed è stato candidato all’Inpgi tra i pensionati. Proprio in occasione delle ultime elezioni dell’Inpgi ha sottolineato l’esigenza di riconoscere «una pensione dignitosa e proporzionata alla complessa professione giornalistica nella quale, per quanto attiene all’Inpgi, non possono non conferire quelle categorie di lavoratori dell’informazione, quale che sia quest’informazione o – che dir si voglia – comunicazione, svolta in autonomia o alle dipendenze, per conto della pubblica amministrazione o di privati. Una platea che necessariamente dovrà essere il più possibile allargata per salvare e garantire il futuro».
Natalino Famà è morto per una grave malattia che l’aveva colpito pochi mesi fa. Lascia la moglie Pirko Zenker e la figlia Beatrice. Non ci saranno funerali e il suo corpo sarà cremato.
Profondo cordoglio viene espresso dal Gruppo siciliano dell’Unci, che ricorda, tra l’altro, «il suo impegno nella difesa del diritto di cronaca e nella tutela dei colleghi più deboli e meno garantiti» e «per la sua attenzione rivolta a determinate tematiche come le disuguaglianze sociali e le disabilità». (giornalistitalia.it)

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