HARARE (Zimbabwe) – Il giornalista Hopewell Chin’ono, messo in carcere tre volte in sei mesi, nello Zimbabwe, per aver scritto dei tweet contro il governo, si è impegnato a “combattere” per la libertà di espressione in una dichiarazione scritta dalla sua cella. Il cronista 48enne è stato arrestato a luglio dello scorso anno per proteste – vietate – sui social media contro la presunta corruzione statale.
Chinono è finito nuovamente dietro le sbarre a novembre dopo aver parlato via Twitter di un caso relativo al contrabbando di oro che coinvolge le élite politiche del Paese.
Il giornalista è stato incarcerato per la terza volta la scorsa settimana a causa di un video pubblicato che mostra un agente di polizia mentre colpisce a morte un bambino.
Comparso ieri in tribunale, Chin’ono ha dato ai giornalisti presenti una nota accartocciata con una sua dichiarazione per la stampa prima di rispondere alle accuse. «Io ho scelto di combattere», ha scritto il reporter.
«Se io scelgo la cauzione senza esporre il ricorso a una legge incostituzionale, la stessa legge sarà usata contro altri giornalisti e ordinari cittadini per mettere loro il bavaglio», ha aggiunto.
Chin’ono è stato accusato di incitamento alla violenza, intralcio alla giustizia e pubblicazione di informazioni false. (ansa/afp)