CAMPOBASSO – «Ho accettato di buon grado l’invito che mi è stato fatto dall’Ordine dei Giornalisti del Molise e sarò lieta di portare le istanze molisane sui tavoli romani. Quello odierno è stato un confronto molto proficuo e già nella prossima riunione, con un breve intervento, inizierò a introdurre parte delle criticità raccolte oggi grazie al dibattito intrapreso con la vostra categoria».
Lo ha dichiarato Giuseppina Occhionero, deputata di Italia Viva, in occasione della sua visita di cortesia all’Ordine dei Giornalisti del Molise, dove ha trovato ad attenderla il presidente Vincenzo Cimino, il vice presidente Cosimo Santimone e la segretaria Marcella Tamburello.
Presenti all’incontro anche Michaela Marcaccio (consigliere generale e fiduciario Inpgi del Molise), Giovanni Mancinone (vice presidente di Assostampa Molise), Mauro Carafa (delegato Casagit) e Rita D’Addona (presidente regionale Ucsi), che nei loro interventi hanno sviscerato diversi temi riguardanti il momento critico che la professione e l’editoria in generale stanno vivendo, soprattutto in Molise.
Il presidente Cimino ha chiesto all’on. Occhionero di «portare a Roma l’istanza della categoria intera dei giornalisti, non solo quelli molisani, in merito alle vaccinazioni, alla riforma della professione vecchia di 60 anni. La categoria dei giornalisti, al pari di altre, è infatti una di quelle più esposte. Per quello sarebbe opportuno prevederne la obbligatorietà».
Un’altra tematica affrontata con la deputata di Italia Viva è quella legata ad una «rivisitazione della legge ordinistica, ancorata a princìpi cristallizzati al 1963 (e dunque in molti casi inapplicabili e anacronistici)».
Durante l’incontro è stata posta attenzione anche sulla grave situazione riguardante l’Inpgi (l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti): «al momento – hanno ricordato i giornalisti molisani – c’è una bozza di riforma che andrebbe a penalizzare ulteriormente una categoria già danneggiata dalla pandemia».
Durante l’incontro si è anche parlato di legge per l’editoria, dell’utilizzo di Fondi Ue e di altri strumenti che potrebbero essere utilizzati “ad adiuvandum” per la ripresa del settore. «Il 2021 – ha evidenziato la Occhionero – è un anno che deve essere segnato dalla ripresa economica».
Dicendosi «lusingata di poter essere un vostro interlocutore», la parlamentare molisana ha assicurato: «Lo farò, soprattutto col vostro aiuto. È importante avviare un percorso di collaborazione per disciplinare un settore così delicato come quello dell’editoria, messo a dura prova dalla diffusione della pandemia». (giornalistitalia.it)