Addio ad una delle figure più rilevanti del mondo economico, bancario e accademico

Tancredi Bianchi, il giornalista al timone dell’Abi

Tancredi Bianchi

BERGAMO – Tancredi Bianchi, una delle figure più rilevanti del mondo economico, bancario e accademico, è morto a Bergamo all’età di 92 anni. Giornalista pubblicista iscritto all’Ordine della Lombardia dal 3 luglio 1972, dal 1991 al 1998 è stato presidente dell’Associazione Bancaria Italiana. 
Nato il 12 giugno 1928 a Caravaggio (Bergamo), laureato all’Università Bocconi di Milano, ha insegnato in diverse università italiane: Ca’ Foscari di Venezia dal 1959 al 1968, La Sapienza di Roma dal 1968 al 1979, Bocconi di Milano dal 1979.

Tancredi Bianchi con Ferruccio de Bortoli

Autore di numerose monografie, collaborava con articoli alle principali riviste scientifiche di economia aziendale e di economia degli intermediari finanziari. È stato anche editorialista del quotidiano L’Eco di Bergamo. All’attività accademica aveva unito un intenso impegno nelle amministrazioni di istituti bancari e di società di primo rilievo: dal 1982 al 2003 era stato presidente dell’Associazione delle Banche Private Italiane, dal 1991 al 1998 era stato presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e dal 1999 presidente onorario di ambedue le associazioni. Da anni viveva in Città Alta a Bergamo.
Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, esprime il grande cordoglio del mondo bancario italiano per la scomparsa del prof. Tancredi Bianchi, presidente dell’Abi dal 1991 al 1998 e poi presidente onorario.
Patuelli ricorda commosso «il grande studioso di tecnica bancaria, l’insigne docente universitario, caposcuola, nelle Università di Pisa, Venezia, Roma La Sapienza e Bocconi di Milano, l’autore di numerosi libri, di tantissimi studi scientifici ed articoli sempre di materie economiche, finanziarie e aziendali, il presidente dell’Associazione delle Aziende Ordinarie di Credito.
In particolare l’Abi – conclude Patuelli – ricorda il suo presidente degli anni delle privatizzazioni e dell’inizio dei grandi cambiamenti nel mondo bancario e ricorda la sua nitidezza razionale, l’intransigenza morale coerente anche con i suoi principi religiosi e i lungimiranti orizzonti per lo sviluppo bancario, finanziario e produttivo di un’Italia protagonista in Europa.
Due le cerimonie funebri lunedì 30 novembre: alle ore 11 a  Bergamo l’ultimo saluto nella chiesa di Sant’Alessandro in Croce; alle 15.30 a Caravaggio i funerali nella chiesa parrocchiale.(giornalistitalia.it)

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