TERAMO – L’Azienda Sanitaria Locale di Teramo cerca un giornalista cui affidare l’incarico di Addetto Stampa del Coordinamento di Staff della Direzione Generale. La paga è dignitosa: 28mila euro lordi per dodici mesi. Le mansioni richieste, però, contrastano con la natura che si vorrebbe attribuire al rapporto di lavoro. L’Asl di Teramo, infatti, nel bando di selezione pubblica, per titoli e colloquio, se da un lato parla di conferimento di un “incarico libero professionale”, dall’altro evidenzia che «l’impegno prestazionale dell’incarico sarà in accessi mensili per la durata di 20 accessi durante i quali il professionista dovrà prestare la propria opera singolarmente o in equipe» precisando che il compenso verrà corrisposto “mensilmente”. Ed ancora che «l’attività richiesta verrà espletata personalmente e direttamente dal prestatore d’opera senza vincoli di subordinazione nei confronti dell’Ente committente», ma «la sede dell’attività lavorativa è presso il Coordinamento di Staff alla Direzione Generale».
Insomma, per l’Asl di Teramo l’incarico «non è configurabile come lavoro subordinato ma rientra nella fattispecie dei contratti
d’opera regolati dall’art. 2222 e segg. del Codice Civile», eppure di fatto impone all’addetto stampa di svolgere la propria attività secondo i canoni del lavoro dipendente.
Quanto alla selezione, l’
Asl precisa che il professionista sarà individuato «mediante procedura di selezione con comparazione di curricula professionali e colloquio, senza alcuna attribuzione di punteggio, ma con apposizione di giudizio sintetico complessivo».
Possono partecipare alla selezione i giornalisti professionisti o pubblicisti con laurea specialistica/magistrale o laurea Vecchio Ordinamento in Comunicazione o in materie umanistiche (che la legge 150/2000 non richiede) e comprovata esperienza nella comunicazione maturata in ambito sanitario.
La domanda e i relativi documenti richiesti nel bando dovranno pervenire, a mezzo Pec, raccomandata a.r. o a mano, entro il 24 novembre 2020.
«Le pubblicazioni – scrive l’Asl – devono essere allegate in originale ed edite a stampa. Qualora vengano prodotte in fotocopia, il candidato deve allegare dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, nella quale dichiara che le copie sono conformi all’originale ed allegare copia di un documento di identità».
Già, ma quali pubblicazioni?
Dulcis in fundo, l’Asl di Teramo affida la valutazione dei titoli e l’espletamento del colloquio ad una commissione individuata dalla Direzione Aziendale e così composta: «presidente, il direttore del Dipartimento/Coordinamento di destinazione del personale o suo delegato da individuare tra i direttori di U.O.C. ed i responsabili di U.O.S.D. ovvero U.O.S. anche in relazione
alla disciplina dell’incarico da conferire
; componenti, due dirigenti medici della disciplina dell’incarico da conferire individuati tra i dipendenti di Aziende
ed Enti Pubblici del SSN; segretario, un dipendente del ruolo amministrativo – di categoria non inferiore a D appartenente alla UOC Gestione
del Personale».
Dunque, medici e burocrati dovranno valutare le capacità professionali di un giornalista. Cosa direbbero i medici se la commissione d’esame per la scelta di un chirurgo fosse interamente composta da giornalisti? (giornalistitalia.it)
PER PARTECIPARE:
L’avviso pubblico
Il modello di domanda
Il modello di domanda in pdf