Il presidente del Gruppo Gedi invita gli editori a dare valore al contenuto del lavoro

Elkann: “Il contratto giornalistico premi il merito”

john elkann molinari

John Elkann

TORINO – «Un contratto di lavoro giornalistico che premi il merito». «C’è una eccessiva rigidità del contratto di lavoro giornalistico, alla quale si aggiungono i problemi congiunturali. L’auspicio è che si trovi il modo per incoraggiare il talento e si possa trovare una modalità di lavoro che premi il merito». John Elkann, presidente di Gedi e Fca, ha così risposto agli studenti del Master di Giornalismo dell’Università di Torino che lo interrogavano sull’accesso alla professione e sulla possibilità che nel contratto di lavoro ci siano norme di maggior tutela per i collaboratori.
«Nel nostro gruppo abbiamo tante collaborazioni giornalistiche e, se si guarda la media del mercato, riteniamo di essere una società molto seria nell’impostare le collaborazioni e la loro remunerazione. È una questione che deve essere affrontata all’interno della categoria. Da parte della Fieg, piuttosto che degli editori singoli, ci sarà molta apertura nell’immaginare forme che consentano di dare valore e premiare il contenuto del lavoro».
Elkann ha espresso l’auspicio «che si trovino delle forme per incoraggiare alla professione proprio chi ha talento e che si possa avere una modalità di lavoro che premia il merito piuttosto che una serie  di altri elementi».
A proposito dell’attenzione verso l’editoria di Exor – oltre a Gedi la holding della famiglia Agnelli detiene la quota di maggioranza dell’Economist – Elkann ha ricordato che il gruppo è presente da più generazioni nel settore e lo conosce bene. Inoltre, le nuove tecnologie aprono opportunità e sfide per trasformare il mestiere.
«Bisogna fare un grande sforzo – ha concluso Elkann – per avere un rapporto diverso con i lettori. E i giovani come voi che studiate in questo Master possono contribuire in modo pionieristico all’evoluzione del mestiere».

 

 

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