PADOVA – È stato rinviato a giudizio il professor Pietro Litta, 68 anni, docente universitario ed ex responsabile dell’Unità di Chirurgia mini-invasiva della Clinica di Ginecologia e Ostetricia dell’Azienda Ospedaliera di Padova.
Il docente risponderà davanti al Gup dei reati di peculato e truffa. Litta è stato ripreso nel 2018 dalle telecamere della trasmissione di Raiuno “Petrolio” mentre acconsentiva, ad una giornalista in incognito, il pagamento di una tangente di 2000 euro per saltare la lista d’attesa. Un reato che non viene riconosciuto al processo perché non vi è mai stato lo scambio di soldi e non è stata aggirata la normativa sulla prenotazione degli interventi.
Il peculato, invece, si è configurato quando Litta ha intascato i 250 euro pagati in nero dalla giornalista alla clinica privata Città Giardino, convenzionata con l’Azienda ospedaliera.
La truffa aggravata, inoltre, è contestata perché il professore avrebbe visitato pazienti nella clinica privata mentre figurava al lavoro in ospedale. In un caso, inoltre, il medico avrebbe chiesto a una paziente una parcella di 250 euro quando l’esame diagnostico fatto in ospedale costava 500 euro.
Il professore, assistito dal penalista Alberto Berardi, aveva offerto un risarcimento di 40mila euro ad Azienda Ospedaliera, Università e Regione Veneto, che però hanno rifiutato per costituirsi a processo. (ansa)
Il prof. Pietro Lista accusato di peculato e truffa per aver fatto saltare la lista d’attesa