Ricavi da 128,4 a 106,5 milioni e risultato netto di -7,8 milioni rispetto al 2019

Monrif perde ancora e accelera sul digitale

Andrea Riffeser Monti, presidente del Gruppo Monrif e della Fieg

BOLOGNA – Ricavi consolidati pari a 106,5 milioni contro 128,4 milioni dell’analogo periodo del 2019 e indebitamento finanziario di 47,9 milioni rispetto ai 46,2 registrati al 32 dicembre 2019. Questo il bilancio dei primi nove mesi del 2020 per il Gruppo Monrif che, tra le diverse attività, edita i quotidiani QN Quotidiano Nazionale, Il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno.
Il Consiglio di amministrazione, presieduto da Andrea Riffeser Monti, ha infatti approvato il Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020 che tiene conto della fusione, lo scorso maggio, con la controllata Poligrafici Editoriale. Il margine operativo lordo è di 3,9 milioni contro i 5,9 milioni registrati al 30 settembre 2019.
Il risultato netto evidenzia una perdita di 7,8 milioni rispetto alla perdita di 5,2 milioni dell’anno precedente. La posizione finanziaria netta si è attestata a 92,4 milioni contro i 93,6 milioni al 31 dicembre 2019. Sui risultati al 30 settembre, viene puntualizzato dal gruppo, occorre considerare l’impatto del Covid-19 e delle misure adottate dal Governo italiano per il contenimento della pandemia.
In particolare, il costo del lavoro, pari a 42,8 milioni, diminuisce di 7,5 milioni (-14,9%), mentre i ricavi da attività editoriali passano dai 68 milioni 589mila euro del 2019 ai 63 milioni 424mila euro del 2020 (con una diffusione in calo del 18,3%), quelli pubblicitari da 35milioni 547mila a 30 milioni 238mila, la stampa conto terzi da 2milioni 873mila a 2 milioni 752mila, gli alberghieri da 14milioni 414mila a 3milioni 522mila, ed i prodotti in abbinamento ed altri ricavi da 6 milioni 948mila a 6 milioni 574mila.
Il Cda ha, quindi, preso atto delle “linee guida del piano di trasformazione digitale” che dovrà portare il Gruppo Monrif «alla conquista di una leadership anche in ambito digitale. Il business model da raggiungere sarà di natura ibrida, basato sulle subsctiption e sulla raccolta pubblicitaria. Entrambe le linee di ricavi saranno sviluppate attraverso una strategia user centric: lo sviluppo di strumenti di conoscenza approfondita dei profili dei lettori consentirà di produrre e pubblicare contenuti locali e verticali, sempre più vicini agli interessi dei vari cluster, per i quali esiste una predisposizione al pagamento.
D’altra parte, la strategia basata sui dati consentirà di raccogliere pubblicità in modo più evoluto, puntando soprattutto ai branded content, su audience profilate e ad alto valore, che è quello che le aziende fanno attraverso i social. Per raggiungere questa trasformazione il gruppo agirà sui diversi ambiti: contenuti e prodotti editoriali, formazione e organizzazione redazionale, tecnologia, processi di vendita». (giornalistitalia.it)

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