NEW YORK (Usa) – Il New York Times punta sempre più decisamente sul web: il più influente quotidiano, da un anno sotto la guida dell’ex direttore generale di Bbc, Mark Thompson, ha annunciato due nuovi prodotti per abbonamento che lo dovrebbero riposizionare in concorrenza con colossi dell’informazione in rete come Twitter e Facebook.
E’ un balzo in avanti come quello che abbiamo fatto quando siamo passati dalla stampa alla Rete”, ha detto Clifford Levy, il giornalista due volte premio Pulitzer al quale è stata affidata la guida di una delle nuove iniziative web.
NYTNow, a un prezzo di otto dollari al mese, sarà un condensato di news in streaming curato da un team di 10 reporter. Target, il sempre crescente pubblico mobile di utenti degli smartphone su cui arriveranno, dal 2 aprile, una quarantina di articoli al giorno selezionati e condensati, più un briefing mattutino e serale e un feed di news provenienti da altre fonti e scelte dai giornalisti.
A NYTNow, sempre il 2 aprile, si accompagnerà Times Premier, con l’accesso a contenuti come Times Insider, un nuovo prodotto che fa entrare il lettore dietro le quinte del giornale. I prezzo stavolta è salato: 45 dollari al mese o 10 dollari in più per chi è già abbonato al giornale di carta.
Altre due apps, una sul cibo e l’altra di opinioni ed editoriali, debutteranno in estate, ha annunciato Denise Warren, vice-presidente della New York Times Co per le iniziative digitali. L’obiettivo, in quel caso, è di attrarre lettori che vogliono più dei 10 articoli al mese gratuiti, ma non desiderano pagare l’abbonamento al notiziario completo.
Il New York Times ha raccolto 760 mila abbonati da quando ha introdotto il “paywall”, ma la crescita dei clienti paganti negli ultimi tempi è rallentata. NYTNow debutterà inizialmente su iPhone (circa metà del traffico del New York Times online viene da tablet e smartphone): “Il giornale è come il menu di un ristorante”, ha spiegato il direttore Jill Abramson. “Non tutti i nostri lettori hanno il tempo di leggerlo da cima a fondo”.
E’ ovviamente una nuova scommessa per la Vecchia Signora in Grigio, sempre più attiva negli ultimi tempi nel mondo di Internet: il problema per il New York Times è che le nuove iniziative debuttano in un mondo già molto affollato. Oltre alle app di altre testate giornalistiche, il Times se la deve vedere con Circa, Inside, Yahoo News Digest, aggregatori di news solo online, che per gran parte sono offerte gratis al popolo del web. Per non parlare di Twitter, che domina il mercato delle notizie su smartphone, e News Feed di Facebook. Secondo la Abramson c’è però una differenza fondamentale: “Non voglio sembrare spocchiosa, ma noi non siamo un algoritmo: dietro i nuovi prodotti c’è la potenza di fuoco della macchina del New York Times”. (Ansa).
Il più influente quotidiano annuncia nuovi prodotti per rilanciare l’informazione in rete