Grave espressione offensiva del presidente Ance Friuli Venezia Giulia contro David Puente

Augura al giornalista lo stupro della figlia

David Puente e Roberto Contessi

TRIESTE – «Oggi ho ricevuto via email degli screenshot riguardo un commento orrendo rivolto a me e alla mia famiglia per un mio articolo. Ecco la frase chiave: “Gli auguro vivamente di avere una figlia o una sorella stuprata da uno di quei bei ragazzi che manteniamo nelle caserme”. È quanto denuncia attraverso i suoi profili social il giornalista David Puente.
L’articolo in questione, come riportano le immagini postate, è stato pubblicato su Open e riguarda i dati sugli stupri degli stranieri. A firmarlo, secondo la ricostruzione del giornalista, sarebbe stato, dal profilo di un gruppo Fb, R.C., ovvero Roberto Contessi, presidente Ance Friuli Venezia Giulia.
Puente, che rientra nel gruppo di esperti dell’Unità di monitoraggio per il contrasto della diffusione di fake news relative al Covid-19 sul web e sui social network, lanciata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Andrea Martella, ripercorre, in un suo lungo post, quanto accaduto: «Nel dubbio, siccome il post è stato cancellato e con esso i commenti, ho contattato il signor “Ci Erre” via Messenger nella speranza di una smentita».
Il colloquio via web, secondo quanto riporta Puente, si conclude con Ci Erre che, in merito alla frase in questione, «risponde sostenendo che era un “paradosso”… ».
Raggiunto telefonicamente dalla Rai Friuli Venezia Giulia, Contessi ha ammesso di essere l’autore del post, ma di non essere mai stato né di essere razzista e di essere stato frainteso, utilizzando frasi estrapolate dal contesto. Analogo commento Contessi ha espresso al quotidiano Il Piccolo.
Diversi i commenti di solidarietà postati dagli utenti della rete. Tra questi, anche il tweet dell’Ance nazionale: «Ance esprime massima solidarietà a @DavidPuente e prende netta distanza da ogni espressione offensiva o violenta in quanto incompatibile con i valori associativi e con i principi del nostro Codice Etico al rispetto dei quali sono tenuti tutti gli associati, a partire dai vertici». (ansa)

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