Il paradossale caso del giornalista Dimitri Buffa: l’emergenza Covid-19 è una doppia beffa

Caro Inpgi, pago l’affitto di una casa andata a fuoco

La casa del giornalista Dimitri Buffa, in piazza della Torretta a Roma, distrutta da un incendio il 22 ottobre scorso

ROMA – «Pago da mesi l’affitto senza poter fruire del mio alloggio, andato a fuoco in ottobre e ancora non ripristinato». Il giornalista Dimitri Buffa, inquilino nello stabile Inpgi di piazza della Torretta 36, che ospita anche l’Associazione Stampa Romana, l’Ordine dei giornalisti del Lazio, l’Ufficio di Corrispondenza dell’Inpgi e la Consulta della Casagit del Lazio, scrive al Siai, il Sindacato degli inquilini che abitano negli immobili dell’Inpgi, presieduto da Corrado Giustiniani, denunciando che, a otto mesi dall’incendio che ha distrutto il suo appartamento, non riesce ad entrare nella sua casa perché i lavori di ripristino non sono ancora iniziati, eppure continua a pagare il canone di affitto.

Dimitri Buffa

«Ma, allora, – si chiede Buffa – davvero il Covid-19 per alcuni di noi può essere un’opportunità, come dicono i virologi in tv? Prendiamo il mio caso: quello di un inquilino Inpgi al quale, in occasione del cambio di un contatore di gas da parte di una ditta subappaltatrice dell’Italgas, il 22 ottobre 2019 va a fuoco (senza alcuna colpa dello stesso inquilino)  un appartamento da lui locato e dove per poco non ci lascia la pelle.
Metti il caso di un property manager di  Investire Sgr –  la società di gestione del Fondo del nostro Istituto di previdenza – che, già prima dell’incendio, ossessionava detto inquilino da mesi con richieste continue di visite per tentare di vendere a qualcuno quell’appartamento (e con continue profferte di somme di denaro da parte di chi veniva in visita, potenziale interessato all’acquisto, perché l’inquilino mollasse l’osso).

Lo stabile di piazza della Torretta 36

Poni il caso – incalza il giornalista – che dopo l’incendio siano passati svariati mesi – oggi siamo a metà luglio 2020 – e quell’inquilino, disoccupato e colpito dal lockdown, continui a  pagare il canone completo, benché il padrone di casa nell’assicurazione contro l’incendio dovrebbe vedersi coperti anche i danni da affitti non pagati per parziale non usufruibilità del bene in seguito a sinistri, come incendi, etc. Ma sino ad oggi i lavori di rifacimento, pure coperti da assicurazione, non sono ancora iniziati».
«Allora – denuncia Dimitri Buffa – davvero il Covid per qualcuno è un’opportunità. Cioè per chi sta dalla parte del più forte. E della conseguente implicita e talvolta inconscia prepotenza. Ebbene, quell’inquilino non dovrebbe chiedere l’intervento e l’aiuto all’Inpgi? Non può il padrone richiamare il property manager a comportamenti più umani che rispettano i diritti di quell’inquilino? O deve sorgere il sospetto che l’incendio e il Covid vengano presi come palla al balzo per scoraggiare l’inquilino – facendolo pagare per mesi e mesi un affitto contro ogni prassi e logica dello stesso Istituto  – magari al fine di liberare l’appartamento?». (giornalistitalia.it)

 

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