ROMA – Nuova storica giornata per la Casagit che si trasforma in Società di mutuo soccorso chiudendo, oggi a Roma, il suo ultimo esercizio contabile con un attivo di 178 mila euro. La I Assemblea Nazionale della “nuova” Mutua Casagit Salute – riunita oggi, in parte in presenza all’Ergife Palace Hotel, in parte in collegamento in videoconferenza – ha, infatti, approvato il bilancio 2019 con 59 voti a favore, 1 contrario e 14 astenuti.
I 74 delegati presenti hanno, inoltre, approvato con 44 voti a favore, 13 contrari e 17 astenuti la relazione sulla gestione degli amministratori e con 73 voti a favore, nessun contrario e 1 astenuto la proroga al 31 dicembre 2020 della norma transitoria per gestire le iscrizioni e l’erogazione delle prestazioni secondo la normativa precedente alla trasformazione di Casagit da Cassa in Mutua.
«Il 2020 – ha sottolineato il presidente Daniele Cerrato – è un anno fondamentale per delineare le nuove strategie, anche se i primi mesi sono stati segnati dalla pandemia. Abbiamo dovuto rallentare il cammino, ma le energie restano concentrate sull’obiettivo di rendere concreta la trasformazione: stiamo costruendo un piano di adesione alla Mutua competitivo e attrattivo, da portare sul mercato in autunno».
«Continuiamo – ha aggiunto il presidente di Casagit Salute – a cercare opportunità all’esterno per portarle dentro, per avere quelle sicurezze che il nostro mondo non è più in grado di assicurarci per il futuro. Ma per entrare nel mercato della salute e interpretarlo nella maniera più corretta dovremo definire il modello di offerta, il modello commerciale e il modello organizzativo della “nuova” Casagit. Questo primo anno da Mutua sarà anche il nostro biglietto da visita per il futuro».
I dati di bilancio 2019
I contributi raccolti nel 2019 superano quota 80 milioni di euro, mentre le spese per le prestazioni sfiorano i 69 milioni: quasi 1 milione e mezzo in più rispetto al 2018. Rimane saldo il patrimonio, che si attesta a 13 milioni di euro (altri 30 milioni sono già stati conferiti alla Fondazione Casagit dopo la trasformazione), mentre il portafoglio titoli è pari a 42 milioni (più altri 13 milioni, in corso di conferimento alla Fondazione).
A fronte di un saldo, tra entrate e uscite, di competenza 2019 negativo (-880 mila euro), il risultato finale dell’esercizio fa segnare il segno più (+178 mila euro) in particolare grazie ai buoni risultati della gestione finanziaria. Tra gli elementi di fragilità del sistema, preoccupa la diminuzione del numero di professionisti contrattualizzati (-213 nel 2019, erano stati -146 l’anno precedente): un calo che, per le casse di Casagit Salute, pesa per 1,1 milioni di minori entrate rispetto al 2018.
Per la prima volta, diminuisce il numero di pensionati Inpgi (-25 unità). Infine, la crescita del numero di iscritti al Profilo Uno è purtroppo solo apparente (48.544 del 2019 rispetto ai 48.103 del 2018), perché oltre 1.000 giornalisti sono tuttora sospesi, in attesa di poter ricominciare a contribuire e usufruire delle prestazioni.
«Questo primo anno di vita – afferma, dal canto suo, il direttore Francesco Matteoli – è stato finora condizionato pesantemente dal Coronavirus. Non è stato nemmeno possibile presentare il bilancio preventivo 2020, a causa dell’impatto ancora in via di quantificazione dell’emergenza Covid».
«La pandemia – ha spiegato Matteoli – ci ha imposto di modificare rapidamente il nostro modello organizzativo, in una logica di servizio, maggiore qualità e vicinanza nei confronti dei nostri associati. La struttura ha lavorato per garantire sempre e comunque le attività, nel rispetto dei provvedimenti governativi e della sicurezza di tutti. Un’esperienza e una sfida complessa, ma che intendiamo mettere a frutto per il domani e per i futuri nuovi soci». (giornalistitalia.it)