VITERBO – Una gremita Basilica di Santa Maria della Quercia, a Viterbo, ha dato oggi pomeriggio l’addio al giornalista Tonino Brancadoro, 71 anni, morto l’altra notte al Policlinico di Perugia dopo una lunga malattia.
Nato il 25 novembre 1942 a Farnese, piccolo centro agricolo della Maremma laziale ai confini con la Toscana, in provincia di Viterbo, Antonio Brancadoro era iscritto nell’elenco pubblicisti dell’Ordine del Lazio dal 15 ottobre 1965. Il giornalismo, però, non era l’unica passione della sua vita. Anzi, si può ben dire che è stato un autentico “tuttologo”.
Ha cominciato a collaborare giovanissimo con Il Messaggero, quindi l’Associated Press, Il Secolo d’Italia, l’Agenzia Giornalistica Italia. Dal 1962 al 1975 ha lavorato nella redazione di Viterbo de “Il Tempo di Roma” occupandosi, quasi esclusivamente, di cronaca nera. Nel 1972 ha fondato il settimanale “Il Gazzettino di Viterbo” di cui è stato animatore e direttore per oltre venti anni. Ha diretto, inoltre, per sei anni il quindicinale “X Media”.
Appassionato scrittore, nel 1962 ha visto alcune sue poesie inserite in una raccolta dedicata a Giovanni Pascoli, mentre nel 1966 e nel 1967 è stato finalista e medaglia d’oro Premio Nazionale di Poesia inedita “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia. Ha pubblicato l’antologia di giovani poeti “Giovanni Pascoli e La Cavallina Storna” nel 1962, la guida turistica di Viterbo “Il Cicerone” nel 1963, la raccolta di poesie “Illusione di attimi” nel 1969, la raccolta di articoli “Caro lettore…te lo avevo detto” nel 1995, il romanzo “La resa” nel 1999, il libro di poesie “Seduto sopra una nuvola” nel 2011.
Conseguita, nel 1968, l’Abilitazione all’insegnamento di materie tecniche negli Istituti Professionali, divenne insegnante di ruolo all’Istituto Professionale “F. Orioli” di Viterbo. Nel 1972 ha fondato la Eurograph srl, una società tipolitografica specializzata in modulistica bancaria assumendone la carica di amministratore unico.
Nel 1996 ha prodotto un Cd ed un Lp dal titolo “Mosaico” firmando come autore i testi delle canzoni. Dal 2000 al 2006 é ritornato a lavorare nella Redazione di Viterbo de “Il Tempo” occupandosi, tra l’altro, di cronaca nera e giudiziaria.
A Viterbo era benvoluto da tutti perché era una persona perbene sempre pronta a consigliare ed aiutare chi si trovava in difficoltà. Tonino Brancadoro lascia la moglie e il figlio Stefano.
Tutta Viterbo ha voluto dare oggi l’ultimo saluto ad uno dei suoi personaggi più amati