ROMA – È il giapponese Yasuyoshi Chiba, fotografo dell’agenzia France Presse, il vincitore del World Press Photo 2020, il più prestigioso premio internazionale di fotogiornalismo.
Lo scatto, intitolato “Straight Voice”, che gliel’ha fatto conquistare ritrae un giovane che recita una poesia tra i manifestanti che chiedono un governo civile a Khartoum, in Sudan, dopo il colpo di stato militare che ha destituito, dopo 30 anni, Omar al-Bashir.
Il maestro giapponese dell’obbiettivo lo ha realizzato il 19 giugno 2019, immortalando le luci dei cellulari che illuminano il volto di un ragazzo mentre urla la sua protesta in versi, in una piazza oscurata, ma rischiarata, appunto, dai faretti degli smartphone. Tutt’intorno a lui, i coetanei ad incoraggiarlo.
La storia dell’anno è, invece, quella di Romain Laurendeau, che ha documentato le manifestazioni in Algeria: «È stato impossibile per me – ha dichiarato il fotografo – non riconoscermi in questi giovani, stanchi di questa situazione nel paese e che chiedono di vivere come tutti gli altri».
4.282 i fotografi esaminati dalla giuria e provenienti da 125 paesi, per un totale di 73.996 immagini. In finale erano arrivati 44 fotografi provenienti da 24 paesi, tra cui 6 italiani: Lorenzo Tugnoli (Contrasto/The Washington Post), che si è aggiudicato il primo premio nella categoria “Contemporary issues, storie”, mentre il terzo premio è andato a Nicolò Filippo Rosso; Luca Locatelli (National Geographic) ha vinto i primo premio nella categoria “Ambiente, storie”; Alessio Mamo (L’Espresso) ha conquistato il secondo premio nella categoria “General news, singole”. Fabio Bucciarelli (L’Espresso) si è aggiudicato il secondo premio nella categoria “General news, singole” e, infine, Daniele Volpe ha ottenuto il terzo premio nella categoria “Progetti lungo termine”. (giornalistitalia.it)
A Yasuyoshi Chiba il World Press Photo 2020. Premiati anche 6 fotografi italiani