ROMA – «Buona Pasqua a tutti. Ho aspettato un po’, prima di fare questo video, perché speravo di potervi dare notizie positive sulla mia completa guarigione. Ancora non è così. Oggi ho avuto il risultato del nuovo tampone, quello che viene fatto 14 giorni dopo la prima diagnosi, ma purtroppo sono ancora alle prese con il Covid-19». La giornalista Giovanna Pancheri, corrispondente dagli Stati Uniti di Sky Tg 24, racconta, così, con un videomessaggio pubblicato sui suoi canali social, che non aggiornava dal 17 marzo, la sua condizione di malata di Coronavirus. E la racconta per essere di aiuto a quanti continuano a sottovalutare la gravità di questa terribile malattia silenziosa.
Rientrata dagli Stati Uniti quasi un mese fa, dopo un po’ di giorni, verso il 18-19 marzo, Giovanna Pancheri ha cominciato ad avvertire i primi sintomi ed il 23 ha fatto il tampone che ha rivelato la positività: «Diagnosi che – detto fra noi – nel momento in cui ti viene detto sembra quasi una sentenza. Fortunatamente, però, questa malattia si può superare. Io ho avuto dei sintomi, tutto sommato, lievi e, pertanto, se si guarda alle storie e alle tragiche immagini che arrivano dagli ospedali di tutto il Paese, mi considero assolutamente fortunata».
«Ci sono, però, alcune cose – sottolinea la giornalista di SkyTg24 – che mi fa piacere condividere con voi in questa giornata. Anzitutto che ci sono dei sintomi che rappresentano una spia importante: uno su tutti, nel mio caso, la perdita dell’olfatto. Un segnale che non si può confondere. Lo capite perché non avete il naso congestionato, ma improvvisamente lo avvertite. Io me ne sono resa conto una mattina facendo la doccia: non riuscivo più a sentire l’odore del bagnoschiuma. Da lì ho iniziato ad avvicinare il naso al limone, a un’arancia, persino all’alcol puro, ma non riuscivo più sentire niente. Per quanto provassi ad annusare, mi era impossibile avvertire l’odore. Quindi – vi assicuro – è un sintomo molto chiaro perché, raramente, vi sarà capitato prima nella vita. Fa a una certa impressione e per me e per i medici è stato il sintomo che ha fatto suonare il campanello d’allarme».
Un ringraziamento particolare Giovanna lo rivolge ai medici, «dottori che mi sono stati vicino in questa situazione», ed all’Asl della sua città, la Roma 1, «perché è una malattia che, anche quando si manifesta con dei sintomi non importantissimi, è molto debilitante e non esistono reali cure. Per questo è importante sentire la voce di un dottore che, quotidianamente, ti monitora e cerca di capire quello che sta succedendo a te e al tuo corpo. Un medico che ti dà delle risposte è sicuramente molto importante».
La corrispondente di SkyTg24 dagli Stati Uniti ringrazia anche i suoi familiari: «che mi hanno permesso di vivere questo isolamento senza dover correre il rischio di avere la necessità di uscire di casa. Ormai da un mese, infatti, mi fanno trovare il pranzo e la cena fuori dalla porta».
Giovanna Pancheri, da ottima giornalista, comprendendo quanto sia importante e utile condividere la sua condizione di «esempio vivente», tiene a sottolineare «anzitutto che l’isolamento funziona, È importantissimo». Spiega, infatti, che quando è rientrata dagli Stati Uniti in Italia la quarantena per chi veniva dall’estero non era ancora obbligatoria. «Eppure – evidenzia – io ho deciso di farla, anche su consiglio di alcuni medici. Già si sapeva, infatti, che probabilmente a New York la situazione sarebbe esplosa e, quindi, che la città era un covo del virus».
«Fortunatamente – spiega Giovanna – lavorando da casa, prima ancora di avere i primi sintomi e di sapere di essere malata, grazie all’autoisolamento ho salvato la mia famiglia. È, infatti, molto importante rispettare queste regole di autoisolamento, quando si viene da fuori, quando magari ci si sposta dal Nord al Sud. Cercate di farlo con grande severità anche nei confronti di voi stessi e di tutte le possibili opportunità di contatto con gli altri. È necessario essere molto rigidi e ligi a non fare in modo di entrare in contatto con altre persone finché non si è sicuri di star bene».
Da Giovanna Pancheri un’altra condivisione importante della sua esperienza diretta: «Purtroppo questa malattia può durare più di 14 giorni. Il tampone l’ho rifatto venerdì, ma stamattina mi è stato confermato il risultato di positività».
In attesa del nuovo tampone, probabilmente tra una settimana, Giovanna ci teneva, comunque, a fare tanti auguri di Buona Pasqua e ringraziare quanti, nei giorni scorsi, hanno scritto a lei e all’emittente chiedendosi «che fine avessi fatto, preoccupati perché non mi vedevano più in video. Mi è sembrato, quindi, giusto spiegarvi il perché».
La giornalista rassicura, comunque, tutti: «Penso di aver superato la parte più difficile e dura di questa malattia e aspetto semplicemente di avere un risultato diverso da questo tampone. Auguro, intanto, a tutti voi una Pasqua felice, per quanto possibile di serenità, e soprattutto, per voi che potete, anche di condivisione con i vostri cari che, credo, sia la cosa più importante. Probabilmente la cosa che – vi confesso – mi manca di più. Tanti auguri.». (giornalistitalia.it)